Una richiesta “insostenibile e ingiustificata” quella arrivata alla Sase da parte di Alitalia. Lo dicono le fonti ufficiali dell’Umbria International Airport, che in questi giorni stanno provando a gestire la notizia della cancellazione delle tratte Perugia-Roma (andata e ritorno). Dall’1 aprile, infatti, ha fatto sapere la compagnia, niente più aerei tra i due aeroporti, ma autobus sostitutivi. Una decisione che rischia di frenare l’attività del Sant’Egidio, e di azzoppare ulteriormente la mobilità in Umbria.
La trattativa con il Chief Strategy Officer della compagnia, il suo team e la Sase, dicono dalla compagnia, sono cominciate proprio perché Alitalia ha richiesto il sostegno economico promozionale del volo da Perugia a Roma, e viceversa. Da parte di Alitalia, non ci sarebbe verso di trattare: nessuna ottimizzazione, né rimodulazione del numero di voli, né altre proposte. “Si è così proceduto alla semplice attuazione di quanto dichiarato alcune settimane fa dal suo presidente Luca Cordero di Montezemolo a proposito della soppressione di rotte secondarie nazionali”, dice Sase.
Il tutto proprio quando, a metà marzo, per l’Umbria International Airport la compagnia aveva previsto nuove rotte, con una maggiore offerta per le destinazioni intercontinentali raggiungibili da Perugia, e grazie appunto ai “collegamenti di feederaggio sull’hub di Fiumicino”. Dal 15 marzo, disponibili i posti per volare in Cile dall’1 maggio al 30 giugno e in Messico dal 16 giugno al 16 agosto. Nello specifico, il collegamento è previsto su Santiago del Cile, operativo dal 1 maggio al 29 ottobre con 5 frequenze settimanali, con partenze ogni lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica e ritorno lunedì, martedì, giovedì, sabato e domenica; e su Città del Messico, operativo a partire dal 16 giugno con 3 frequenze settimanali, con partenze ogni martedì, giovedì e domenica e ritorno lunedì, mercoledì e venerdì. Peccato che adesso, proprio in base alle ultime decisioni di Alitalia, i collegamenti su Roma verranno invece realizzati con autobus sostitutivi.
Da Alitalia, nel frattempo, nessun commento. Bocche cucite, o comunque un rimando ad aggiornarsi nei prossimi giorni per eventuali novità. Un atteggiamento che lascia presagire che la trattativa è ancora aperta e che la compagnia attende futuri sviluppi e nuove mosse da Sase, non senza aver fatto la sua. E si attende una risposta da parte della Regione, e in particolare anche da Sviluppumbria, che, si legge sul sito, “dal 2014, è stata coinvolta in misura crescente nelle attività di promozione e comunicazione dell’Aeroporto San Francesco.Tale attività ha lo scopo di rafforzare il network di collegamenti, sia point-to-point che tramite i 2 hub internazionali, potenziando le azioni promozionali e di marketing sui mercati di riferimento e assistendo gli operatori territoriali dell’incoming. In questi due anni, Sviluppumbria ha svolto numerose attività a supporto dell’operatività della società di gestione SASE”. Una nota di vanto se si pensa che, dice Sviluppumbria, “al 31 dicembre 2015, l’aeroporto ha potuto contare su un aumetno dei traffico passeggeri del 30%, per un numero totale di collegamenti settimanali (peak times) di 108“.
Dopo le risposte politiche di consiglieri della Regione, e delle istituzioni in generale, arriva poi oggi il commento del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, il quale in una sua nota ha dichiarato: “destano preoccupazione le notizie riportate in questi giorni dalla stampa del calo di interesse anche di Alitalia, dopo il taglio dei voli annunciato da Ryanair, nei confronti dell’aeroporto di Perugia. Lo scalo umbro è di strategica e fondamentale importanza per il turismo e l’economia tutta della città e dell’intera regione. E’ evidente che gli aeroporti, come quello di Sant’Egidio, necessitano di un modello di governance stabile e di un presidio strategico che non può prevedere lunghi momenti di discontinuità. Noi, per quel che ci compete, siamo pronti a fare la nostra parte, ed è necessario che tutti gli enti ed istituzioni coinvolti agiscano senza indugi e con le idee chiare per tutelare e rilanciare il ruolo dell’aeroporto perugino”.
Di fronte alla notizia, non si ferma neppure Claudio Ricci (consigliere regionale dell’Umbria), il quale ha dichiarato, con un suo post su Facebook, che a Pasquetta (il 28 marzo dalle 11 alle 13) visiterà l’aeroporto per sollecitare, nel bilancio della Regione del 2016, un “fondo straordinario” per il rilancio della scalo umbro. “Auspichiamo – ha detto a riguardo Ricci – che le usuali gite di Pasquetta facciano un meta (dalle 11 alle 13) in aeroporto per sostenere un concreto intervento unitamente all’attenzione della stampa umbra e nazionale. È stato fatto un buon lavoro di ristrutturazione delle infrastrutture di terra e ottenimento, per la società di gestione SASE, della concessione ventennale. Ora necessitano concrete risorse per riattivare le linee sospese mettendo insieme pubblico e privati (compagnie aeree, tour operator e operatori) da inserire nella società SASE con una gestione competente nel settore del trasporto aereo. Non si può più aspettare e quindi”, cita Claudio Ricci, “nel bilancio della Regione Umbria 2016 (in itinere di discussione) occorre che venga inserito un fondo straordinario pro aeroporto” da individuare “tagliando sprechi, inefficienze ed evitando investimenti non prioritari”.
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Aggiornato ore 16.26