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AL DISSIDENTE CINESE WEI JINGSHENG IL PREMIO “RENZO FOA” DI BETTONA

Redazione

AL DISSIDENTE CINESE WEI JINGSHENG IL PREMIO “RENZO FOA” DI BETTONA

Lun, 06/06/2011 - 15:35

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E’ destinato a quei personaggi che meglio di altri sanno essere “spiriti liberi”, contro ogni schematismo o barriera ideologica il premio “Renzo Foa”, alla sua prima edizione, grazie all’iniziativa del Comune di Bettona e della Fondazione Liberal. La presentazione dell’evento, che avrà il suo momento culminante nella cerimonia di premiazione in programma al Museo della città di Bettona per venerdì 10 giugno 2011 alle ore 17,30, è avvenuta questa mattina in Provincia, da parte dei soggetti organizzatori. Scomparso esattamente un anno fa, dopo una lunga malattia, Renzo Foa è stato giornalista e commentatore radiotelevisivo di primo piano. Figlio del politico e sindacalista Vittorio, anch’egli giornalista, ha iniziato la sua carriera come inviato di guerra, prima di divenire direttore de L’Unità prima ed editorialista de Il Giornale poi. Ha quindi ricoperto l’incarico di direttore di Liberal dal 2007 alla morte. Ma nel presentare lo spirito del premio a lui dedicato, questa mattina i promotori hanno tenuto a sottolineare soprattutto il suo profilo di sostenitore e difensore di chi nel mondo, in momenti e luoghi diversi, si è opposto ad ogni forma di totalitarismo o dittatura. Dagli oppositori di Francisco Franco, a quelli del Comunismo nei Paesi dell’Est, a quelli che si sono battuti contro il regime cinese. “Renzo Foa – è stato detto in conferenza stampa – ha rappresentato il vero spirito libero. E’ importante che in una società vi sia chi è capace di svincolarsi da schemi precostituiti avendo il coraggio di affrontare le difficoltà che ne conseguono. E chi lo fa va fatto emergere”. Alla luce di tutto ciò pertanto, il Premio Foa 2011 verrà assegnato a Wei Jingsheng, uno dei primi attivisti della Cina comunista, dissidente noto per aver redatto nel ‘78 il documento “Fifth Modernization” con il quale ha lanciato una quinta e fondamentale modernizzazione per il Paese: la democrazia. Wei è rimasto detenuto fino 16 novembre 1997 quando, anche grazie alle pressioni internazionali (prima fra tutte quelle del presidente degli Stati Uniti Bill Clinton), è stato rilasciato per “ragioni mediche” ed inviato negli Stati Uniti. Nel 1996 gli è stato assegnato il Premio Sakharov per la libertà di pensiero. Oltre a questo ha ottenuto numerosi altri riconoscimenti quali il Robert F. Kennedy Memorial Human Rights Award (1996), il National Endowment for Democracy Award (1997), l'Olof Palme Memorial Prize (1994) e l'International Activist Award della Gleitsman Foundation. È stato inoltre definito come il “Padre della democrazia cinese” ed il “Nelson Mandela della Cina”.


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