Un percorso formativo finalizzato all’occupazione di persone che per diverse motivazioni hanno difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro. Sono stati presentati ieri mattina, presso il Centro Studi Città di Foligno, in occasione di un seminario, i risultati conclusivi di “IN.FO.PO.INT.- Interventi formativi per l’occupazione e l’integrazione”, il progetto finanziato dalla Provincia di Perugia nell’ambito del bando P.O.R. Umbria FSE 2007-2011 obiettivo “Occupabilità regionale e occupazionale” – Asse III Inclusione sociale e realizzato dal Centro Studi Città di Foligno con la partnership del Cnos Fap Foligno “Casa del Ragazzo” e del Comune di Foligno. Ad illustrare gli esiti di un percorso che ha coinvolto 39 persone appartenenti a determinate categorie di svantaggio, come i diversamente abili, soggetti in condizioni di svantaggio sociale o tossicodipendenti o ex, sono intervenuti il vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, il dirigente del servizio formazione della Provincia di Perugia Michele Fiscella, il presidente dell’Associazione Centro Studi Città di Foligno Paolo Trenta, Cristina Ercolani in rappresentanza del Comune di Foligno, il direttore del Cnos Fap Elvisio Regni ed il tutor di inserimento lavorativo del progetto Jhonathan Volpi. “A volte le situazioni di difficoltà possono permettere alle persone di conoscere delle realtà positive capaci anche di influenzare le future scelte di vita – ha commentato il vice presidente – aver frequentato dei corsi professionali presso il Centro Studi di Foligno che in questo ambito costituisce un’eccellenza, ha sicuramente rappresentato per i partecipanti la garanzia per costruirsi in futuro un’opportunità occupazionale. Significativa è stata inoltre la collaborazione con il Cnos Fap che non può essere considerata una semplice scuola di formazione, ma una vera e propria scuola di vita”. Rossi, inoltre, non ha mancato di sottolineare l’importanza della formazione professionale che, anche nell’ambito di “Provincia Life”, il nuovo piano del lavoro e della formazione professionale dell’Ente, deve essere intesa “non come un ripiego, ma come opportunità perché può contribuire a realizzare un progetto di vita, non solo attraverso un progetto lavorativo, ma a volte anche un percorso imprenditoriale”.
“IN.FO.PO.INT. è all’interno di un pacchetto di 25 progetti che, nel complesso, ha coinvolto circa 1000 persone per un impegno di spesa finanziata dal Fondo Sociale Europeo, pari a 2 milioni e 800mila euro che – ha spiegato Fiscella – si concretizza in progetti integrati che prevedono l’orientamento, la formazione e l’accompagnamento al lavoro, in cui si riconferma l’impegno della Provincia di Perugia affinché le persone che si trovano in condizioni sociali difficili, possano usufruire di concrete occasioni di lavoro”. Soddisfazione per gli esiti del progetto IN.FO.PO.INT, che per molti partecipanti ha già avuto riscontri positivi, è stata espressa dal presidente dell’Associazione Trenta, il quale ha evidenziato come “la formazione professionale strettamente connessa al mondo del lavoro rappresenti il percorso più appropriato per ridurre gli esiti della crisi economica grazie alle ripercussioni sullo stato occupazionale”. Positivo anche il commento del direttore del Cnos Fap Regni che, nel rimarcare l’apporto di competenze tecnico-professionali fornite al progetto, ha ricordato quanto sia fondamentale il rapporto umano con le persone in difficoltà che presentano competenze e un approccio all’apprendimento diverso. I concreti sbocchi occupazionali del progetto sono invece stati sottolineati dalla Ercolani che ha rinnovato l’impegno del Comune di Foligno nel sostenere percorsi dalle effettive e concrete possibilità d’inserimento nel mondo del lavoro. Ed in questo senso IN.FO.PO.INT. ha già fatto registrare dei buoni risultati; come illustrato da Volpi, dei 39 partecipanti con un’età compresa tra i 17 ed i 60 anni e che hanno seguito i 3 corsi (Collaboratore del servizio ristorazione, ausiliario ai servizi di vendita e manutentore), 6 lavorano presso la stessa azienda dove hanno svolto lo stage, 2 presso altre imprese e 10 stanno svolgendo il Servizio di Accompagnamento al Lavoro.
