“L'effetto Imu in Umbria potrebbe portare ad una svalutazione del 18% degli immobili per abitazione e del 30% degli immobili per usi commerciali a partire da giugno, mentre a dicembre si prevede una svalutazione, rispetto al 2011, del 35% delle abitazioni e del 40% degli immobili commerciali”.
A fare questa previsione è il presidente dell'associazione di consumatori Adoc Umbria Angelo Garofalo, intervenuto oggi in una nota per lanciare un allarme sul possibile “effetto Imu” sul mercato immobiliare umbro.
“L'Imu avrà un effetto devastante per le famiglie Umbre che hanno investito i propri risparmi nella casa, perdendo una fetta importante di risparmio ma ancora più grave sarà la situazione per tutti coloro che hanno contratto mutui, dato che continueranno a pagare le rate per un valore complessivo dell'immobile fortemente deprezzato rispetto al valore originario”, ha detto Garofalo. “La situazione sarà preoccupante anche per le banche e gli istituti di credito. Il tanto forte quanto prevedibile deprezzamento degli immobili comporterà il rischio, se i mutui non saranno pagati a causa del peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie, di trovarsi immobili da vendere ad un prezzo inferiore al capitale che le banche hanno anticipato”.
Secondo il vertice di Adoc Umbria, “questo potrebbe portare ad una situazione simile a quella che nel 2010 ha portato al crack finanziario negli USA, i cui effetti ancora oggi si ripercuotono gravemente sui bilanci economici. Una delle conseguenze possibili di questa situazione potrebbe essere un aumento dell'8 per cento delle insolvenze nel 2013. Pertanto chiediamo alla Regione Umbria e all'Associazione bancaria italiana (Abi) di convocare con urgenza un tavolo di confronto al fine di individuare soluzioni idonee di sostegno alle famiglie e alle imprese in difficoltà economica”.