Un uomo chiama il 112 e chiede aiuto. Sono le tre del mattino di un giorno di inizio aprile. L’uomo, cittadino magrebino, viene portato in ospedale dove gli vengono curate profonde ferite al collo e alle mani. Ai militari racconta di essere stato aggredito in piazza Partigiani da due uomini di carnagione chiara, mentre passeggiava con una ragazza russa. Racconta che i due che lo avrebbero assaltato con armi da taglio erano intenzionati a troncare la relazione con la donna. Ma la verità è un’altra ed emerge dopo le indagini dei carabinieri. I militari ricostruiscono, anche attraverso le analisi dei filmati delle telecamere, che ad aggredire il 30enne non sono stati uomini di carnagione bianca ma dei suoi connazionali e si delinea un litigio legato alla contesa della piazza di spaccio dell’hashish e soprattutto che la scena dell’accoltellamento non è su piazza Partigiani ma su piazza Grimana. Ora gli investigatori sono al lavoro per stringere il cerchio sui responsabili, che potrebbero avere le ore contate.
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