“Bacchetta se ne lava le mani e lascia i tifernati esposti a potenziali rischi”. La Lega tifernate, con i suoi rappresentanti Giorgio Baglioni e Marco Castellari torna sulla questione della signora accampata nella stazione di Città di Castello, che da diversi giorni occupa abusivamente la sala di attesa.
“La Legge parla chiaro, – tornano all’attacco dopo le parole del sindaco – il primo cittadino è garante della sicurezza e deve intervenire immediatamente e mettere in sicurezza sia la signora che i tifernati, visto che l’emergenza Covid è una priorità“.
Visto le lamentele di molti utenti della linea ferroviaria in riferimento a questa situazione, la situazione non può passare in secondo piano, anche per la stessa incolumità della signora. Ci preme sottolinearlo a scanso di equivoci o cavalcate meramente politiche da parte dei soliti partiti
“Il nostro augurio – continuano Baglioni e Castellari – è che l’amministrazione comunale trovi una soluzione in tempi più rapidi rispetto a quanto ha impiegato a fare il rimpasto di Giunta, altrimenti per i tifernati e per la donna saranno problemi. La signora deve essere aiutata, ma non attraverso gesti plateali e opportunistici. Città di Castello è tra le prime città umbre con il più alto numero di contagi e morti. Bene hanno fatto il dipendente Bus Italia e responsabile dell’Agenzia Carlo Reali ed Annalisa Costa, presidente dei ‘Pendolari Stufi’ ad interessarsi alla questione, almeno il primo cittadino è uscito dall’oblio”.