Abolizione provincia di Terni, consegna anticipata della firme per il referendum territoriale - Tuttoggi.info

Abolizione provincia di Terni, consegna anticipata della firme per il referendum territoriale

Redazione

Abolizione provincia di Terni, consegna anticipata della firme per il referendum territoriale

Dom, 09/09/2012 - 11:27

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Andrea Liberati (*)

In anticipo di una settimana rispetto al previsto, mercoledì prossimo, 12 settembre, alle ore 10, il Comitato promotore del referendum si ritroverà sotto Palazzo Spada per consegnare le 2500 firme richieste dalla normativa, dando modo ai cittadini di esprimersi su questi 40 anni di regionalismo umbro.
E’ la rottura di un taboo storico, quello che impediva di poter parlare della marginalizzazione pluridecennale sofferta da Terni per via del cannibalismo amministrativo dell’ipertrofico centro di spesa di Perugia, con dinamiche di subalternità sempre più manifeste, specie dopo che sarà stata soppressa la nostra Provincia.
A dispetto delle forti iniziative civiche in corso, il saccheggio però continua con la sfacciataggine di voler concentrare su Foligno (già sede della ASL 3) anche la ASL 4 –la sola sede legale, si dice, come se la manovra non fosse prodromo di ben altro.
Il Comitato promotore ricorda al presidente della Regione Umbria che c’è un referendum territoriale da indire, fondato proprio su iniquità come queste. Il Comitato diffida altresì l’Ente dal perseverare in un simile diabolico progetto di spoliazione, ormai pienamente alla luce. Ormai scoperto.
Così, non potendo ovviamente toglierci l’Azienda Ospedaliera, che produce ricavi per circa 140 milioni di euro e che comunque in questi anni ha avuto solo le briciole delle risorse regionali, destinate sempre altrove, ci sottraggono l’Azienda Sanitaria Locale, che fattura circa 450 milioni, tre volte i numeri dell’Azienda Ospedaliera cittadina. E ci portano via l’Azienda Sanitaria per consegnarla a un territorio, quello di Foligno, che con la propria ASL già registrava ricavi per centinaia di milioni, concentrando dunque sulla capitale della Quintana un polo sanitario capace di numeri vicini al miliardo di euro. Ecco la riprova di come si impoverisce Terni.
Siamo certi che almeno i consiglieri regionali di Terni, di tutti i partiti, lotteranno da domani ancor più convintamente per scongiurare l’ennesima discriminazione territoriale, foriera di nuove gravi difficoltà per la Conca. Come che sia, per tutti coloro che hanno avuto l’ardire di quest’ultima offesa contro la città dell’acciaio, ribadiamo: non prevalebunt!

(*) Riproduzione riservata


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