Una petizione popolare con ben 750 firme è arrivata ieri (lunedì 13 maggio) sulla scrivania dell’Ufficio protocollo del Comune di Città di Castello. A consegnarla sono stati i presidenti delle associazioni “Il Mosaico” e “Cuore di Leone”, rispettivamente Carlo Reali e Riccardo Lucaccioni, insieme ad alcuni ragazzi disabili. L’istanza presentata infatti è quella contro le barriere architettoniche pubbliche e private di Città di Castello, promossa con decisione proprio dai due sodalizi nell’ambito del progetto “Più cemento, ma solo per abbattere le barriere architettoniche”.
“Vogliamo – si legge nel testo della petizione stessa – che sia redatto e adottato quanto prima un Piano di eliminazione delle barriere architettoniche pubbliche e private (il P.E.B.A, obbligatorio fin dal 1987), per concorrere alla ripartizione dei fondi statali già assegnati alla Regione, pari a oltre 11 mila euro per l’edilizia privata, da integrare con fondi comunali per le strutture pubbliche, e stanziarli nel bilancio preventivo annuale 2019 e nei successivi correlati bilanci pluriennali”.
Reali e Lucaccioni chiedono anche che si dia “un adeguato risalto e pubblicità alla obbligatorietà della normativa vigente nella prospettiva dell’’Universal design’, che ha come obiettivo la realizzazione di edifici, prodotti ed ambienti accessibili a tutti, quindi fruibili da chiunque”. La petizione, rivolta al sindaco di Città di Castello e al presidente del Consiglio comunale, sarà analizzata e discussa proprio durante l’assise tifernate.