Abbandona per strada una scatolone con cinque cuccioli nati dai suoi due cani, ma viene scoperto dai carabinieri forestali ed ora rischia l’arresto fino a un anno ed una multa che può arrivare a 10mila euro.
Una pattuglia dei carabinieri forestali di Perugia, allertata da una segnalazione della sala operativa, ha trovato, in località San Martino in Colle, una scatola di cartone con all’interno cinque cuccioli di cane, tutti vivi.
I piccoli, nati da circa un mese, sono stati subito affidati per le prime cure ad un veterinario dell’Enpa, mentre i militari di Perugia, eseguendo una tempestiva indagine, sono risaliti all’autovettura con cui erano stati trasportati i cuccioli. Hanno quindi identificato il proprietario, e verificato che era anche intestatario di due cani, un maschio e una femmina, regolarmente detenuti. In particolare, la cagna è stata sottoposta a visita medica da parte del veterinario della Usl Umbria 1, che ha confermato il recente parto.
L’uomo, un ottantenne perugino, all’inizio ha tentato di negare la propria responsabilità, ma dopo aver constatato che le prove a suo carico erano schiaccianti ha ammesso di essersi disfatto dei cuccioli lasciandoli in uno scatolone accanto all’ingresso di un locale supermercato.
Ora i cuccioli sono affidati al canile municipale di Perugia – Sezione Rifugio di Collestrada – in attesa di essere affidati a qualche famiglia più rispettosa del benessere dei cagnolini.
Il responsabile è stato deferito alla Procura della Repubblica di Perugia per il reato di abbandono di animali (art. 727 C.P.) ed ora rischia la pena dell’arresto fino ad un anno e l’ammenda fino a 10mila.
La barbara usanza di abbandonare gli animali può avere anche pericolose conseguenze per l’uomo. Cani e gatti vengono infatti lasciati quasi sempre lungo le strade con il rischio concreto di provocare incidenti stradali anche gravi. L’abbandono, inoltre, può portare al randagismo ed alla conversione dell’animale alla vita selvatica.
I carabinieri Forestali sono sempre in prima linea nel combattere questi reati ed in qualsiasi altra attività che rappresenti un pericolo per l’ambiente in generale, anche tramite il numero di emergenza ambientale 1515 o 112.