A Pietralunga, da ieri (lunedì 24 febbraio), la filiale di Intesa San Paolo in via Marconi – unica banca del paese – non ha più la cassa interna ma il solo Atm esterno.
Un disagio non da poco per la comunità di 2000 abitanti, considerato soprattutto che le banche più vicine si trovano a Gubbio, a 20 km di distanza, Città di Castello (21 km) ed Umbertide (22 km). Ma il fatto ancora più grave è che il Capo Area di Intesa San Paolo avrebbe comunicato tale decisione al sindaco Francesco Rizzuti solo venerdì scorso (21 febbraio), con appena tre giorni di preavviso prima dello stop.
Proprio per questo, sempre ieri (24 febbraio), il primo cittadino ha inoltrato formale richiesta alla sede milanese dell’Istituto bancario, affinchè provveda a prendere in considerazione almeno due soluzioni alternative: il mantenimento della cassa con operatore solo per alcuni giorni alla settimana oppure una “cassa intelligente” interna, sempre con il supporto di un dipendente. “Continueremo comunque – ha aggiunto Rizzuti – a monitorare la situazione e a rappresentare le esigenze della comunità“.
La chiusura della cassa interna significa di fatto niente più versamenti o prelievi allo sportello – dov’erano finora effettuati da dipendenti “umani” – con tutte le operazioni affidate ad un solo bancomat esterno, che già in passato aveva pure presentanto frequenti malfunzionamenti.
Il solo Atm ovviamente comporta anche zero tutele in caso di furto e disagi per anziani e fragili, inoltre non è coperto – esponendo i cittadini a freddo e pioggia – non ha protezioni di sicurezza e non è nemmeno accessibile ai disabili.