(Fr. Na.) – “Noi non pretendiamo che ci dicano cosa stanno facendo, come lo stanno facendo, se lo stanno facendo. Bastava ci dicessero: state tranquilli, per queste cose ci vuole tempo… Invece, così, come se fossimo abbandonati, come fossimo proprio abbandonati da tutti”. Con queste parole di sfiducia, polemica e disperata rassegnazione, il padre di Barbara Corvi accusa la Procura di Terni il 30 novembre a “Chi l'ha visto?”, giunta la notizia del ritrovamento di resti umani nei pressi di Firenze.
Nel ritrovare questi resti, si è subito pensato alla donna amerina la cui scomparsa fu seguita da una cartolina poco credibile proveniente proprio da Firenze – “ho bisogno di stare un po' da sola, baci mamma” recava scritto in un maiuscolo tremolante.
Per l'identificazione bisognerà aspettare la prova del DNA, poiché le sorelle di Barbara non sono in grado di riconoscere i rimasugli di indumenti rinvenuti.
Roberto Corvi però non perdona alla Procura di Terni le colpe che le attribuisce. Il padre di Barbara sostiene di essere stato abbandonato dalla Procura, tanto che denuncia: “Sono molto arrabbiato con la Procura e con chi gli sta intorno. Abbiamo messo un avvocato, neanche a lui danno udienza”.
Barbara Corvi lascia il 26 ottobre 2009, due figli e un marito, col quale aveva un rapporto freddo – “eravamo separati in casa” sostiene Roberto Del Giudice.
Anche un fratello di Roberto vide scomparire nel nulla la moglie (Angela Costantino) nel lontano '94. Il nome “Del Giudice” inoltre, ha origini calabresi. E' infatti il terzo fratello di Roberto quell'Antonino Del Giudice che fece rinvenire un bazooka avariato dinanzi la Procura di Reggio Calabria.
A “Chi l'ha visto?” il padre di Barbara Corvi attacca la Procura di Terni: “Mi sento abbandonato”
Gio, 01/12/2011 - 16:14