Anche il sindacato, la Uiltucs in particolare, scende in campo dopo l’atto ispettivo di Alleanza civica firmato dai consiglieri Alessandra Dottarelli e Gianmarco Profili sulla gestione delle Farmacie comunali di Spoleto e il servizio di Tuttoggi, che mettono in luce diverse criticità circa la gestione della Afc Srl, le cui quote sono detenute all’85% dal Municipio.
Sull’affaire Afc, a quanto pare, c’era già stato l’intervento anche della organizzazione sindacale più rappresentativa, la Uil appunto che tutela 12 dei 13 dipendenti delle due farmacie. Di queste ore la dura nota dei segretari Simona Gola (Uiltucs Umbria) e Nicola Brauzi (Uil Umbria): “Uiltucs Umbria e Uil proclamano lo stato di agitazione del personale impiegato alle Farmacie comunali di Spoleto, e chiedono l’immediata convocazione da parte del sindaco, per evitare azioni che possano ridurre l’utilità dei servizi delle farmacie alla comunità spoletina. La situazione delle Farmacie comunali di Spoleto, come testimoniano le ultime notizie, appare complessa ed è iniziato il conto alla rovescia, perché le lavoratrici e lavoratori non intendono attendere oltre risposte sul loro futuro. Il 23 giugno come Uiltucs Umbria e Uil Umbria abbiamo richiesto un incontro urgente al sindaco Sisti e all’A.D. in carica, per conoscere lo stato della situazione, in quanto dai dipendenti ci è stato riferito delle dimissioni dell’A.D. Franco Silvano Toni di Cigoli. Come risposta abbiamo ricevuta, unitamente a tutto il personale una lettera del Dott. Franco Silvano Toni di Cigoli in cui si lodava di azioni fatte, forse in altra epoca e in altro luogo, come confermato dalla risposta data dalle farmaciste e dai farmacisti”.
Dunque, a leggere la nota sindacale, si scopre che ci sarebbe anche un carteggio in cui anche i farmacisti avrebbero preso le distanze dalla gestione attuata.
“Ad oggi tutto tace, si prende tempo e nel frattempo aumentano le criticità, sia operative che gestionali per le farmaciste e farmacisti, che rischiano di compromettere la continuità operativa delle farmacie stesse, che si trovano in una situazione di organico ridotto, come conseguenza della gestione del Conte Toni di Cigoli. Si aggiunge la mancata erogazione del premio e welfare aziendale, quindi il danno economico a carico delle lavoratrici e lavoratori. Tutto questo ci porta a comunicare lo stato di agitazione del personale impiegato e a chiedere di essere convocati immediatamente dal Sindaco per evitare azioni che possono ridurre l’utilità dei servizi delle farmacie alla comunità spoletina” concludono la Gola e Brauzi.
Insomma un periodo alquanto scuro per l’amministrazione a trazione Pd-M5S-Civici umbri-Ora Spoleto, non bastassero le difficoltà in corso sul rinnovo delle cariche di un’altra partecipata di strategica importanza, la Vus (e la controllata Vuscom).
Qui, a quanto fanno sapere i bene informati, il Sindaco sarebbe d’accordo nel modificare lo Statuto prevedendo fino a 3 mandati per gli amministratori (cosa che consentirebbe all’attuale Cda di portare a termine i 58 milioni di investimenti ex Pnrr entro il 2026), cosa osteggiata dai maggiorenti del Pd di Giunta e Consiglio comunale.
In ballo anche la situazione economico-finanziaria dell’ASe, su cui si attendono variazioni al bilancio per garantire le risorse sufficienti per andare avanti nei servizi.