Marketing territoriale e politiche di promozione. Il Progetto Integrato Territoriale (PIT) denominato “CittàCreative”, verrà presentato dal Comune di Spoleto alla Regione Umbria il 31 marzo prossimo nell’ambito del bando TAC2.
Cinque gli obiettivi principali. Innanzitutto candidare Spoleto a modello pilota di promozione puntando sui territori e città “minori” che godono di fama internazionale per meriti artistici e culturali e rafforzare la riconoscibilità internazionale di Spoleto come luogo di cultura e di creatività.
Allo stesso tempo il progetto si prefigge l’obiettivo di far entrare Spoleto nei grandi network culturali internazionali e di fare della creatività e della cultura i fattori di sviluppo economico, turistico e di attrazione di investimenti per la città, ponendo le basi per la creazione di un Distretto culturale evoluto (Cultural Cluster) su scala territoriale, stimolando e mettendo in rete gli sforzi dei soggetti in campo, sia pubblici che privati.
“Questi obiettivi – ha dichiarato l’assessore allo sviluppo economico Maria Margherita Lezi – verranno perseguiti attraverso la candidatura della città nel network internazionale delle ‘Creative Cities’ dell’Unesco, in veste di Città Creativa per la musica”. Un network che è stato realizzato nel 2005 per favorire la creazione di un legame tra città in grado di sostenere e di fare della creatività culturale un elemento essenziale per il proprio sviluppo economico e che, attraverso l’Unesco, apre ad una prospettiva nuova, non più legata alla logica statica della conservazione del patrimonio culturale, ma ad una visione dinamica della cultura intesa come motore creativo delle città, e quindi volano per la circolazione delle idee, di sviluppo economico e turistico.
“Per capirci parliamo di un network di 29 città piccole, medie e grandi tra cui Glasgow, Siviglia, Sidney e Pechino – ha aggiunto la Lezi – che hanno scelto di condividere una piattaforma con la quale moltiplicare le occasioni di scambio e confronto”. Nello specifico si tratta di istituti culturali, di imprese che lavorano nel campo della creatività, di musicisti, di aspiranti musicisti e scrittori, di comunicatori, di cineasti, registi e uomini di teatro, del mondo del design, dei media e della gastronomia internazionale, che fanno della creatività nelle sue varie forme il loro lavoro e si muovono nelle città del network per condividere esperienze e know how. Lo scambio, di conseguenza, avrà dei risvolti turistici importanti per Spoleto ed il suo territorio, dando luogo a movimentazione di uomini e donne da tutto il mondo. Si ricorda a tutti i soggetti privati interessati che la richiesta di partecipazione al progetto, da presentare alla direzione dello sviluppo economico in Piazza della Genga, scadrà il prossimo 29 marzo. “È per questo che a monte del progetto abbiamo scelto di posizionare la ‘narrazione turistica’ di Spoleto – ha concluso la Lezi – con l’obiettivo di rivolgerci ad un target turistico colto e creativo, che si muove alla ricerca di esperienze culturali legate alla conoscenza e all’alta formazione, di cui il nostro territorio è particolarmente ricco”.
Il network delle Città Creative dell’Unesco, in definitiva, è un circuito ideale per la promozione di Spoleto mirata ad un target elevato fatto di istituti culturali, cartelloni culturali, accademie, conservatori, università musicali.