L’incendio alla ex Tacconi divampato giovedì 5 dicembre sera è stato definitivamente spento alle 24 grazie “allo straordinario lavoro dei Vigili del Fuoco che, sopraggiunti immediatamente dal distaccamento di Assisi, Perugia e Foligno, hanno garantito la sicurezza dei lavoratori e hanno limitato al massimo i danni materiali”.
Ne dà notizia il sindaco Proietti che anticipa anche un’ordinanza arrivata nella tarda mattinata del 6 dicembre: l’ARPA, in virtù del principio di precauzione, ha proposto al Comune di Assisi l’emissione di un provvedimento di adozione delle necessarie misure a tutela della salute dei cittadini per un raggio di 2 km dal luogo dell’incendio. Nello specifico si stabilisce il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; divieto di utilizzo dei foraggi e cereali coltivati all’esterno e destinati agli animali; limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva. La USL propone inoltre l’eventuale manutenzione straordinaria degli impianti di ventilazione meccanica di centri commerciali, aziende e luoghi di utilizzo pubblico. Le misure resteranno in vigore fino a nuove disposizioni, subordinate agli accertamenti in corso
Disposizioni anche per l’azienda: “Viene disposto il divieto di accesso, a personale non autorizzato per interventi di bonifica e di sicurezza, nelle zone interessate dall’incendio per inagibilità provvisoria della struttura interessata dall’evento; rimozione quanto prima del rifiuto combusto mediante ditta autorizzata previa idonea caratterizzazione e classificazione. e che entro 30gg dalla rimozione del rifiuto occorrerà presentare al Comune, ARPA e Regione Umbria una relazione tecnica sugli interventi effettuati corredata di documentazione fotografica attestante il rispristino dei luoghi e corredata da copia dei formulari di trasporto e di verificare le caratteristiche qualitative (con la ricerca di tutti i parametri previsti dall’AlA con l’aggiunta di PCB) delle acque contenute nella vasca e di gestire le stesse come rifiuto qualora le analisi evidenzino caratteristiche non compatibili con il sistema di depurazione della ditta, previo parere di ARPA”.
Il comitato intanto va all’attacco: “Chiediamo – si legge in una nota – che venga fatta immediatamente un’indagine accurata sull’accaduto, che involga la procura penale ma anche contabile, e che la prefettura – ex art. 300 del T.U. ambientale – chieda subito al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di accertare e valutare gli eventuali danni ambientali conseguenti all’incendio”.
Le Segreterie Provinciali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, insieme alle Segreterie confederali regionali di Cgil, Cisl e Uil, esprimono la massima vicinanza e sostegno alle Fonderie di Assisi, a seguito dell’incendio che nella notte fra mercoledì 5 e giovedì 6 dicembre ha gravemente danneggiato parte dell’impianto di Santa Maria degli Angeli.
“Abbiamo – dichiarano i Segretari Andrea Calzoni (Fim), Marco Bizzarri (Fiom) e Daniele Brizi (Uilm) – massima fiducia in una ripresa a breve delle produzioni, anche se i i danni causati dall’incendio risultano ingenti. I lavoratori che, causa fermo degli impianti, saranno obbligati a stare a casa saranno sotto regime della cassa integrazione straordinaria che era già stata aperta, mentre dall’azienda ci hanno rassicurato circa il normale pagamento degli stipendi e delle tredicesime”.
“Fortunatamente – sempre i Segretari dei metalmeccanici – nessun lavoratore e nessuno dei vigili del fuoco intervenuti per domare le fiamme è rimasto coinvolto e ferito. Ora, fatti i debiti passaggi per capire le dinamiche dell’accaduto, si tratta di intervenire in tempi rapidi per garantire la ripresa delle normali attività produttive”.