Casi di salmonella a Bastia, Giunta replica a opposizioni e conferma i 69 casi - Tuttoggi.info

Casi di salmonella a Bastia, Giunta replica a opposizioni e conferma i 69 casi

Flavia Pagliochini

Casi di salmonella a Bastia, Giunta replica a opposizioni e conferma i 69 casi

Ven, 15/11/2024 - 11:45

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Il Comune di Bastia ribadisce in una nota la bontà del suo operato sul caso salmonella, rispondendo – tramite sindaco Erigo Pecci e l’assessora Elisa Zocchetti – all’interrogazione dei consiglieri Catia Degli Esposti, Paola Lungarotti, Giulio Provvidenza, Fabrizio Raspa e Stefano Santoni. La cosa interessante della risposta è che si viene a conoscenza che il Comune – la cui ultima comunicazione sui casi fermava il numero a 33 – una quindicina di giorni fa, venerdì 4 novembre, a un mese dall’esplosione del caso salmonellosi, era venuto a conoscenza che il computo dei casi era più che raddoppiato, salendo a 69. Lo stesso numero fornito ieri dall’Ecdc, secondo cui la colpa del focolaio bastiolo e di altri casi in mezza Europa sarebbe di un lotto di pomodorini siciliani.

Nello specifico il Comune ricorda che venerdì 4 ottobre veniva “ipotizzata la presenza di un “possibile caso di salmonella” il quale, tuttavia, necessitava ancora di un effettivo riscontro medico”. La conferma è arrivata il 7 ottobre tramite pec (la mail in realtà è arrivata il 5 ma gli uffici comunali erano chiusi) e Immediatamente è stata inviata, da parte del Sindaco, una comunicazione al Dipartimento di Prevenzione U.O.C Igiene e Sanità Pubblica dell’USL Umbria 1 di Perugia, al fine di richiedere informazioni e indicazioni sulle eventuali misure igienico-sanitarie da adottare per salvaguardare la salute dei bambini, delle famiglie e del personale scolastico.

L’8 ottobre è arrivata la mail dell’Usl in cui si spiegavano tra l’altro norme igienico-sanitarie da tenere per scongiurare il contagio, documento inviato a scuole e famiglie. Giovedì 10 ottobre, mentre i controlli erano in corso, Comune e cooperative hanno deciso di modificare menù previsto, ovvero di somministrare un pranzo al sacco, preparato ovviamente in un luogo diverso dal punto di cottura del Pascoli (Ospedalicchio).da cui erano partiti i primi casi. Nel primo pomeriggio di Giovedì 10 Ottobre è pervenuta la comunicazione ufficiale dell’USL ( con la quale è stata disposta la sospensione delle attività di ristorazione collettiva gestita dalle Cooperative CAMST a.r.l e Sopra il Muro deputate alla preparazione, allo sporzionamento e alla distribuzione dei pasti le quali, nel frattempo, avevano già provveduto a sostituire tutti gli addetti della catena di cottura e distribuzione con altri operatori estranei alle vicende in questione.

L’iter è poi quello noto: le scuole sono rimaste aperte e si è continuato a pranzare al sacco, fin quando il 22 ottobre gli esami sono risultati tutti negativi e il 24 è stata disposta, a partire da lunedì 28 ottobre, la revoca della sospensione attività del punto cotture e dei terminali di distribuzione. Quanto alla conta dei casi accertati, sindaco e assessore fanno presente che questo viene comunicato alle scuole ma non al Comune ”che pertanto non ha la competenza per rispondere in via ufficiale a questa domanda. Tuttavia, si rende noto che, nell’ultima riunione tenutasi il 4 Novembre 2024, l’USL ha riferito in via informale che i casi positivi segnalati sono 69 con ultima notifica di inizio sintomi risalente al 17 Ottobre 2024”. Il 24 ottobre la giunta ha anche deliberato la prosecuzione per un ulteriore mese (fino al 30 Novembre 2024) di ulteriori attività quotidiane di sanificazione all’interno dei plessi scolastici di cui si farà carico il Comune; a USL Umbria 1 , scuole e cooperative addette alla refezione si chiede il rispetto delle norme igienico sanitarie vigenti e delle misure di prevenzione adottate nelle ultime settimane, avendo cura di effettuare un costante monitoraggio della situazione ed una tempestiva e periodica informazione tra le autorità coinvolte.

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