Si è riunita ieri (4 ottobre), nella Sala conferenze della Fat di Città di Castello, l’assemblea dei soci del Festival delle Nazioni, che ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione. Tra i rappresentanti nominati dal Comune di Città di Castello, è stata proposta – per ricoprire la carica di presidente – l’Ing. Silvia Polidori, eletta all’unanimità.
Per la carica di vicepresidente è stato nominato il dott. Rodolfo Pambianco. I consiglieri sono invece Beatrice Cardinali (anch’essa proposta del Comune), Roberto Cuccolini e Marcello Marini (proposti dalla Regione dell’Umbria), Alessio Tomassucci ed Elena Gambuli (proposti dai soci ordinari dell’Associazione Festival). Tutti i membri del Cda sono stati eletti con approvazione unanime dall’Assemblea.
“Con Silvia Polidori – ha dichiarato il sindaco Luca Secondi – per la prima volta dopo 57 anni, il Festival delle Nazioni avrà una Presidente donna e nel Cda, al quale formuliamo i migliori auspici di buon lavoro e affidiamo la responsabilità di condurre la manifestazione al traguardo dei 60 anni di vita. A nome dell’Amministrazione comunale tengo particolarmente a ringraziare il presidente uscente Leonardo Salcerini, il vice Pier Giorgio Lignani e tutti gli altri consiglieri di amministrazione per il lavoro serio e appassionato con cui hanno assolto il proprio impegno alla guida della manifestazione”.
“Sono onorata della fiducia che in me è stata riposta, – ha affermato la neo-presidente Silvia Polidori – e di poter mettere a disposizione la mia esperienza e attitudini per operare con equilibrio, ascolto e condivisione insieme ai nuovi consiglieri, a diffondere e mantenere alto il prestigio e l’immagine di una manifestazione così importante, che ha l’alto scopo istituzionale di contribuire a tutela, sviluppo e valorizzazione della cultura della nostra amata terra terra, in Italia e nel Mondo”.
«Desidero innanzitutto ringraziare – ha aggiunto Leonardo Salcerini, presidente uscente – per tutto il lavoro svolto in questi anni così difficili, dove abbiamo dovuto far fronte alla pandemia e a tutte le sue conseguenze, riuscendo sempre a tenere salde e ferme le redini di un Festival storico come il nostro. In questi ultimi anni siamo riusciti a portare a termine una progettualità di grande valore culturale e artistico nonostante le già citate difficoltà. A conclusione dei 4 anni del mio mandato sono contento di lasciare un Festival con un pareggio di bilancio, dopo aver ereditato una situazione economico-finanziaria fortemente negativa e in sofferenza. Siamo riusciti, inoltre, a dare alla sede del Festival uffici nuovi e attrezzati, affinché si possa continuare a lavorare con il solito entusiasmo e impegno. Lunga vita al Festival!”.