Dopo il “rebus” riferito a Sanitopoli da comporre con le schede nulle della prima votazione, l’opposizione in Consiglio comunale ora indica alla maggioranza, attraverso una lettera indirizzata alla sindaca Ferdinandi, una rosa di nomi di esponenti della maggioranza giudicati “di garanzia” e sui quali, quindi, l centrodestra sarebbe valutato a convergere. Lista di nomi nella quale, ovviamente, non compare Elena Ranfa, l’esponente del Pd a cui in base agli accordi di maggioranza è destinata la carica di presidente dell’Assemblea che potrà avere nella prossima votazione, quella per la quale non servirà più la maggioranza qualificata.
Una procedura piuttosto inusuale, che al di là del richiamo al “dialogo tra tutte le forze politiche presenti in Consiglio” fatto dalla sindaca Ferdinandi, appare più come una polpetta avvelenata lanciata nel campo avversario, cercando di scompaginarne l’articolata composizione. Tanto più alla luce dei nomi fatti: Hromis, Mazzanti, Paciotti e Tanci. “Tali consiglieri appaiono avere quelle caratteristiche di garanzia auspicate a tutela dell’intero consiglio comunale”, scrivono i membri dell’opposizione. E su questi, scrivono, potremmo pertanto valutare un voto favorevole”.
Il capogruppo del Pd, Lorenzo Ermenegildo Zurlo, ha già fatto sapere pubblicamente che Elena Ranfa resta la candidata della maggioranza. Le opposizioni provano ad appellarsi direttamente alla sindaca.