Baby gang e movida, Sindaco convoca forze dell'ordine sicurezza: residenti e commercianti esasperati | Foto del week end
Il Sindaco di Spoleto Andrea Sisti ha convocato per stamani una riunione, allargata alle forze dell’ordine, per individuare velocemente le azioni da mettere in campo al fine di fronteggiare, da un lato, gli episodi di violenza che si registrano sempre più frequentemente in città, specie ad opera di baby gang e di furti in negozi; dall’altro per contenere la movida in centro storico che sta letteralmente esasperando i residenti, vittime incolpevoli di fare notte fonda per i continui schiamazzi e la musica a alto volume nonché ad assistere ai gesti vandalici e di inciviltà che si presentano il lunedì mattina (ma anche durante la settimana) lungo le vie e le piazze del centro.
Il primo cittadino sembra intenzionato ad affrontare alla radice il problema avendo convocato per oggi anche gli operatori sanitari, da schierare indubbiamente durante i fine settimana a supporto delle forze di polizia.
La photogallery di seguito narra solo alcune delle bravate dell’ultimo weekend, tra bottiglie rotte già di pomeriggio, lastre di marmo spaccate, condutture piovane divelte, il tutto nel perimetro del salotto buono della città, quello che va dal Teatro Gian Carlo Menotti a Piazza Campello. Senza considerare il tanfo che si avverte in alcune stradine a ridosso di piazza del Mercato in cui i giovani si rifugiano per rimettere o lasciare i propri bisogni.
Un quadro che non fa onore a una città che giustamente si ostina a voler essere turistica e capitale della cultura.
Le forze dell’ordine hanno provato a porre un primo freno a queste problematiche con una operazione straordinaria avvenuta sabato scorso per monitorare l’acropoli: all’opera Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia e Polizia locale. Peccato che gli uomini e le donne della dirigente Alessandra Pirro abbiano dovuto staccare alla mezzanotte.
E’ proprio dalla polizia municipale che dovrebbe arrivare il più corposo intervento, potendo contare anche su un maggiore organico di forze, specie in questo periodo in cui vengono meno alcuni servizi come i controlli davanti le scuole e si potrebbe prestare più attenzione alla movida.
Di strategie da mettere in campo se ne è parlato due lunedì fa nel corso della capigruppo richiesta dai consiglieri Profili e Dottarelli (Alleanza civica) e che ha visto sostanzialmente convergere tutti i partiti e movimenti sulla urgenza di affrontare la questione.
Dalla non più derogabile necessità di installare (o meglio, far rifunzionare) le telecamere ad una maggiore presenza della Polizia locale (anche mediante ricorso al lavoro straordinario e alla assunzione di operatori stagionali) fino alla possibilità di attivare il Prefetto di Perugia per richiedere la presenza dell’Esercito nell’ambito dell’operazione Strade sicure.
Sisti, a quanto è dato sapere, si è impegnato a riferire alla capigruppo già al prossimo consiglio comunale (fissato per giovedì 20 giugno dalle 9.30) con una mappa puntuale delle telecamere da riposizionare/attivare e con le iniziative concordate con le forze dell’ordine a seguito della riunione odierna.
Su queste due tematiche resta in silenzio la Confcommercio di Tommaso Barbanera, l’associazione più ascoltata dalla categoria degli esercenti, sempre più stanchi di assistere ad un degrado che rischia di svuotare ancor più il centro storico e annichilire l’immagine della città del festival.
Se le risposte alla microcriminalità non si sono fatte attendere da parte di carabinieri e polizia (indagini sono in corso per altri episodi), per quelle al disturbo della quiete pubblica in centro storico i residenti restano in religiosa attesa.
Il minimo sarebbe rinnovare una Ordinanza ad hoc destinata a divieti e sanzioni per la diffusione della musica, divieto di asporto e vendita di bevande alcoliche incluso il consumo in luoghi pubblici dopo una certa ora. Ordinanza che consentirebbe alle forze dell’ordine di intervenire più efficacemente in caso di chiamate al 112 e magari, colpiti nel portafogli, convincerebbe la movida (specie quella minorile) a comportamenti più consoni.
Atti sindacali che, di fronte agli eccessi della movida, da anni attuano altre città più o meno grandi, più o meno a vocazione turistica: da Rimini a San Benedetto del Tronto, da Reggio Emilia a Palermo dove le ordinanze fissano in alcuni casi i divieti già nelle ore del tardo pomeriggio e fino alla mattina dopo.
Basterebbe guardare alla vicina Gubbio dove il sindaco, dopo aver fissato lo stop all’alcol dalle 01.00 di notte (un orario fin troppo generoso se si vuol contrastare il fenomeno delle dipendenze), ha subìto pure il ricorso al Tar da parte di due esercenti: i giudici amministrativi però non hanno avuto dubbi e promosso l’ordinanza per “motivi di sicurezza pubblica”.
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