C’è chi, come la città di Venezia, si trova nel periodo autunnale-primaverile a convivere con il fenomeno dell’“acqua alta”, e chi, come la città di Foligno, deve attualmente coabitare con quello… dell’erba alta. Non bastava la situazione in cui versa l’intera area dell’Ex-Zuccherificio (e quella che la circonda), ormai più simile a un bioparco che a un opificio dismesso: nuove zone della città sono ora costrette a patire “l’infuriare” della vegetazione, con inevitabili difficoltà che vanno a riversarsi sulla popolazione. E’ il caso del marciapiede di Viale 4 Novembre, ubicato nei pressi del Bar Porta Ancona, dove la flora, senza lasciarsi intimorire dalla pavimentazione, sta nascendo, crescendo ed invadendo la banchina, mettendo in difficoltà l’uso della stessa da parte di pedoni e ciclisti. C'è poi il parco giochi del quartiere di Prato Smeraldo, dove i bambini sono costretti a muoversi e a giocare in mezzo a erba per loro troppo alta che potrebbe celare delle insidie (con i genitori anche loro costretti a sedersi su panchine circondate ovviamente dalle erbacce).
Poco lontano, in via Ugolino di Gisberto, la situazione è ancora peggiore. Quello che poteva o doveva essere un piccolo spazio verde a ridosso del nuovo marciapiede, e che per giunta costeggia l’asilo nido “Prato Smeraldo”, è diventato uno spazio fatto di sola erbaccia, foglie secche e rifiuti di vario genere.
L’Ex-Zuccherificio, nonostante i disagi che sta continuando ad infliggere a via Goffredo Mameli, non è fortunatamente frequentato dalla popolazione, ma gli altri spazi di Foligno sì, soprattutto dai bambini. Spazi che, di questo passo, diventeranno sempre più pericolosi ed impraticabili.
(Elisa Panetto)