Nei giorni scorsi ho sottoposto all’attenzione del consiglio comunale una mozione in cui chiedevo l’esposizione del crocifisso negli edifici pubblici del Comune di Trevi. Questa richiesta è stata inoltrata a seguito della sentenza della corte europea che vietava l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche; ora più che mai è opportuno, per non dire necessario, riaffermare i valori fondanti della nostra identità e della nostra civiltà anche tramite questi simboli. E’ bene non dimenticare che la religione cristiana ha plasmato gli ultimi duemila anni della nostra storia, della nostra arte e della nostra architettura, quindi della nostra cultura, pertanto vietare il crocifisso significherebbe disconoscere le nostre origini. Solo la miope sinistra trevana non si è resa conto di questo infatti tutti i suoi esponenti hanno respinto la mozione negando l’esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici. Nessuno si aspettava aperture su questo argomento da parte degli ex comunisti che militano nel PD, ma fa scalpore ed amareggia la posizione silente e prona degli ex democristiani della maggioranza, che hanno barattato per l’ennesima volta i propri ideali per non urtare la suscettibilità atea dei loro compagni di partito. La sinistra trevana, alla ricerca di facili consensi, ama coinvolgere, nelle proprie manifestazioni autocelebrative, dal più umile parroco di campagna alla più alta carica della gerarchia ecclesiastica, ma quando si tratta di fare scelte forti di difesa e custodia degli ideali cattolici l’anima comunista, mangiapreti ed anticlericale prevale. Gli stessi cattolici, a qualsiasi livello, con o senza abito talare, dovrebbero smetterla di prestarsi a tali ipocrite manipolazioni. Mirko Menicacci, consigliere comunale Pdl Trevi
SENTENZA CROCIFISSO: RESPINTA DALLA MAGGIORANZA LA MOZIONE MENICACCI (PDL). “IPOCRITI”
Ven, 04/12/2009 - 10:26