Nel terzo anniversario dell’incidente avvenuto nell’oleificio Umbria Olii, il Comune di Campello ricorda le vittime con un impegno per il prossimo futuro. Domani infatti, mercoledì 25 novembre, il Municipio di Campello sul Clitunno ospiterà il convegno “E’ obbligatorio non morire sul lavoro”, un tavolo di confronto tra le Istituzioni ed esponenti della società civile e della cultura. L’obiettivo è di affermare il concetto di sicurezza sul lavoro come patrimonio condiviso per creare una nuova cultura della prevenzione che coinvolga la città, i lavoratori e le imprese. Apriranno il dibattito il Sindaco del Comune di Campello, Paolo Pacifici (nella foto) che illustrerà l’ordine del giorno sulla sicurezza sul lavoro e Giuseppe Castronovo, presidente del Consiglio comunale di Torino. Una sinergia, quella tra Torino e Campello, data da un comune denominatore: pesanti perdite di persone- lavoratori- cittadini durante il lavoro. “Torino e Campello sul Clitunno sono due città profondamente segnate dalle morti sul lavoro – dichiara Castronovo – alle Acciaierie ThyssenKrupp di Torino sono bruciati vivi sette operai. All’oleificio Umbria Olli di Campello sono saltati in aria quattro lavoratori. Due episodi tragici, terribili- conclude- che devono aiutare le rispettive comunità, e l’Italia intera, a riflettere e ad agire tutti insieme per fermare le stragi sul lavoro”. Ad illustrare le azioni delle istituzioni umbre a garanzia della sicurezza sul lavoro, interverranno Damiano Stufara, assessore ai Servizi Sociali della Regione Umbria, e Giuliano Granocchia, assessore al Lavoro della Provincia di Perugia. Al dibattito, insieme al sindaco di Campello sul Clitunno Paolo Pacifici, e al Presidente del Consiglio comunale di Torino Giuseppe Castronovo, parteciperanno gli onorevoli Antonio Boccuzzi (ex operaio ThyssenKrupp Torino) e Giuseppe Giulietti (portavoce dell’associazione Articolo 21), Mimmo Calopresti (regista del film “La fabbrica dei tedeschi”), i familiari delle vittime dell’Umbria Olii, rappresentanti sindacali.
“La vicenda Umbria Olii necessita di maggiore attenzione – sostiene l’On. Antonio Boccuzzi – un processo che inizia dopo tre anni ha significato una specie di amnesia da parte dei media e della cittadinanza.”. Poi aggiunge: “Di contro, a Torino non c’è giorno in cui non si parli dell’andamento del processo ThyssenKrupp. Questo ha fatto in modo che sia diventata “cosa” di tutti e che le famiglie delle vittime non siano mai state gettate nello sconforto”.
Sempre sulla questione del processo, l’On. Boccuzzi aggiunge- “Nelle famiglie alberga la voglia di avere risposte da parte del Governo. Il processo breve e le modifiche della legge 81 però, hanno significato un notevole passo indietro. Per questo motivo la vicinanza delle Istituzioni diventa sempre più fondamentale per le famiglie”.
La partecipazione e l’intervento dell’On. Boccuzzi domani a Campello sembra proprio sottolineare questo aspetto: “ E’ indispensabile trovare delle soluzioni che puntino sulla collaborazione tra le Istituzioni e le imprese per coinvolgerle affinché la sicurezza venga riconsiderata e percepita come un valore per tutti”. Domani, alla fine della conferenza sarà inaugurata anche la mostra fotografica sulla tragedia ThyssenKrupp, “Chi muore al lavoro”, integrata da alcuni toccanti scatti raccolti in questi tre anni sull’incidente Umbria Olii. “Chi muore a lavoro” è un’opera promossa dal Consiglio comunale di Torino e dalla rivista cittAgorà, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
L’esposizione fotografica rimarrà aperta gratuitamente al pubblico fino a sabato 28 novembre.
“E’ obbligatorio non morire sul lavoro” si svolgerà domani pomeriggio alle ore 18.00, alla Sala Consiliare del Palazzo comunale di Campello sul Clitunno.