Durante l’attività, sono state 20 le sale da gioco della provincia sottoposte a controllo evidenziando, un prevalente rispetto delle regole
La Polizia di Stato di Perugia – a seguito delle decisioni assunte in sede di tavolo tecnico, tenutosi il 24 novembre – ha predisposto dei servizi coordinati di controllo delle agenzie di scommesse e delle sale da gioco al fine di prevenire e reprimere il fenomeno del gioco illegale e assicurare il rispetto della normativa in materia per la tutela dei minori.
All’attività di monitoraggio, in alcuni Comuni della provincia – Perugia, Bettona, Gualdo Tadino, Gubbio, Corciano, Spoleto, Foligno, Spello, Bastia Umbra, Città di Castello, Umbertide – ha visto impegnati: la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e il personale dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli.
Nel corso delle attività di controllo delle sale da gioco, il personale specializzato delle Forze di Polizia e dell’Agenzia delle Dogane hanno verificato il possesso delle licenze, la regolarità delle apparecchiature tecnologiche e l’idoneità degli spazi dedicati alla commercializzazione dei giochi pubblici.
Verificata anche l’esposizione delle tabelle dei giochi proibiti, così come previsto all’articolo 110 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, e il rispetto delle distanze dalle scuole e dagli altri luoghi sensibili.
Durante l’attività, sono state 20 le sale da gioco della provincia sottoposte a controllo evidenziando, un prevalente rispetto delle regole previste dalla normativa in materia.
In due casi, però, sono state riscontrate delle criticità. Infatti, in una sala da gioco di Città di Castello, il personale della Divisione Amministrativa della Questura ha deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare, ai sensi dell’art. 8 del T.U.L.P.S., per l’assenza dell’indicazione del rappresentante nella licenza per l’esercizio di scommesse. Il personale della Guardia di Finanza, invece, ha contestato una sanzione amministrativa di 6600 euro, ai sensi dell’art. 7 del D.L. 158/2012, al titolare di un esercizio pubblico di Ponte San Giovanni per la presenza all’interno di alcuni minori.