Le indagini della Procura di Perugia: spacciatori "a tempo" col visto turistico. Sequestrati 11 kg di cocaina, dei 20 indagati 14 ancora irreperibili
Un giro di droga da 3 milioni di euro stroncato in Umbria dai carabinieri della Compagnia di Assisi nell’ambito di una indagine che ha interessato varie parti della regione ma anche il Lazio. Il blitz è scattato venerdì mattina, con i militari dell’Arma che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip di Perugia. Venti le persone indagate per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, delle quali tuttavia solo 6 sono state rintracciate al momento.
Traffico di droga, eseguite 6 misure cautelari su 20
Delle misure cautelari, 1 riguarda un arresto in carcere (un cittadino albanese ristretto a Perugia), 4 ai domiciliari (per ora solo una donna rumena ed un italiano), 4 sono obblighi di dimora nel comune di residenza con presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria (2 quelli eseguiti) ed infine 11 sono divieti di dimora in Umbria (solo 1 eseguito). L’operazione è stata condotta dalla Compagnia Carabinieri di Assisi, con il supporto dei militari dei reparti competenti per territorio nei luoghi delle esecuzioni (le province di Perugia, Terni e Roma) e del personale del Nucleo Carabinieri Cinofili di Firenze.
Indagini avviate nel 2019, sodalizio con base in Albania
Le attività investigative – ricostruisce la Procura perugina guidata da Raffaele Cantone – erano state avviate nel mese di giugno 2019, a seguito del controllo di un giovane assuntore di cocaina che, nella circostanza, aveva riferito ai militari di aver acquistato la dose da un uomo di nazionalità albanese di cui aveva fornito il numero di telefono. I successivi sviluppi hanno consentito ai carabinieri di Assisi di acquisire gravi indizi circa l’esistenza di un sodalizio, operante principalmente a Perugia, composto da uomini e donne provenienti dall’Albania, dediti al traffico, alla detenzione e allo spaccio di cocaina.
Il “call center” in Albania, spacciatori col visto turistico
In particolare, l’organizzazione aveva predisposto una sorta di servizio “call center” in Albania che, ricevuta la richiesta telefonica da parte dell’assuntore di turno, contattava il gregario in Italia per la materiale consegna delle dosi, fornendo indicazioni su orario, luogo, quantità e corrispettivo da incassare.
Le indagini hanno documentato più di 500 cessioni di droga perfezionati con queste modalità, che vedevano impiegati, come manovalanza, concittadini albanesi giunti in provincia di Perugia con il proposito di permanere nel territorio nazionale, a disposizione del sodalizio, per i tre mesi consentiti dal visto di tipo turistico e, al termine del periodo, far rientro nel paese di origine.
Sequestrati 11 kg di cocaina
Nel corso dell’indagine i militari hanno sequestrato oltre 20.000 euro in contanti e sono riusciti ad intercettare due carichi di cocaina, uno di 6 kg proveniente dalla Germania ed un altro di 5 kg nella disponibilità di uno degli indagati ad Assisi, che venduti al dettaglio avrebbero fruttato un guadagno di oltre 3 milioni di euro.
Ricerche all’estero per gli altri arrestati
Mediante le procedure previste, saranno estese anche all’estero le ricerche degli altri 14 destinatari del provvedimento, tra cui una donna rumena, 12 cittadini albanesi ed un uomo di nazionalità egiziana, che risultano attualmente irreperibili.
Nel medesimo contesto investigativo, i militari, su delega della Procura, hanno svolto diverse perquisizioni locali e domiciliari nei siti individuati quali basi per la gestione ed il traffico dello stupefacente, rinvenendo e sottoponendo a sequestro materiale verosimilmente atto al confezionamento.