L'Anas prosegue per la realizzazione della variante | E intanto si progetta il raddoppio della rampa di accesso al Raccordo
Entro aprile i tecnici di Anas contano completare le indagini sui terreni interessati dal Nodino. Carotaggi necessari per verificare l’altezza delle falde acquifere e la natura del terreno. Indispensabili, quindi, per la progettazione definitiva, soprattutto per la galleria artificiale di Collestrada. Rilievi che hanno subito rallentamenti “per l’opposizione di alcuni” ha detto l’ing. Nibbi. Per il quale, comunque, almeno quei problemi “sono stati superati”.
Anche se il Coordinamento dei Comitati Sciogliamo il Nodo, anche sulla base del parere ricevuto dal MiTe, ribadisce l’illegittimità, al momento, dei sopralluoghi effettuati, dato che per il progetto del Nodino serve una nuova Vinca (Valutazione di incidenza ambientale).
Nodino, tempi incerti
Quanto ai tempi, Anas non si sbilancia. Prima, appunto, occorre avere il progetto definitivo, una volta terminati i rilievi.
Il tavolo coi sindaci
Non si dovrà attendere la conclusione dei sondaggi per il tavolo tecnico con i sindaci di Perugia e Torgiano. Che in quella sede potranno portare eventuali proposte migliorative del progetto. “Ma la cui variazione non potrà incidere per più del 2%” ricordare l’assessore regionale Enrico Melasecche.
Che si dice favorevole all’intervento, proposto dal Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni?”, favorevole al Nodino, di una percorso ciclo pedonale per raggiungere dalla frazione il borgo di Collestrada.
Melasecche sgombera i timori che l’Anas guardi solo alla risoluzione del problema della viabilità nazionale. E confida sulla convergenza del Pd per ottenere dal Ministero i fondi per realizzare il Nodo almeno fino al collegamento con l’ospedale.
Il Raccordo
Quanto al raddoppio delle rampe di accesso al Raccordo – intervento che per alcuni sarebbe già risolutivo del principale del traffico in quel punto, senza dover realizzare la variante – Melasecche ribadisce che l’Anas sta lavorando alla progettazione. Le diverse valutazioni, al momento, sono legate alla necessità o meno di eliminare l’ultimo svincolo di Ponte San Giovanni per guadagnare una seconda corsia per chi proviene dalla E45.