La massima assise della città dice sì alla modifica del Regolamento di Polizia urbana proposta dalla Lega con 14 voti a favore, 3 astenuti e 4 contrari
Il Consiglio comunale di Gubbio ha approvato (14 voti a favore, 3 astenuti e 4 contrari) la mozione della Lega sull’introduzione del Daspo urbano nel Regolamento di polizia urbana, dopo i numerosi fenomeni di vandalismo e violenza accaduti in città.
Al documento è stato aggiunto anche un emendamento in premessa, accettato dai proponenti Michele Carini e Sabina Venturi (Lega) e promosso da Emilio Morelli (Led), che recita: “Ritenuto che comunque resta prioritario per amministrazione e collettività mettere in campo strategie preventive e iniziative atte a sviluppare il senso di socialità e del bene comune”.
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“L’approvazione conferma quanto la Lega sul tema della sicurezza abbia le idee ben chiare e sia sempre da pungolo per l’amministrazione comunale – hanno dichiarato Carini e Venturi – Con questo strumento viene dato un forte segnale a tutti coloro che vorranno compiere atti contro il degrado urbano, come gli episodi degli scorsi mesi che hanno fatto venir meno la percezione di sicurezza dei nostri concittadini”.
Il Daspo urbano, in sostanza, permetterà al sindaco, tramite gli organi competenti, di multare ed emettere un primo ordine di allontanamento da alcune zone della città nei confronti di persone che mettono a rischio la salute dei cittadini o il decoro urbano, aggiungendo anche ulteriori aree a cui si può proibire l’accesso.
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“Si tratta – ha detto il sindaco Filippo Stirati, tra i favorevoli – di un’integrazione al regolamento comunale che non risolve certo il problema dell’ordine pubblico ma è strumento che va integrato con tutte le azioni a disposizione delle amministrazioni (controllo di vicinato, presidi delle forze dell’ordine e videosorveglianza). Favorevole “con riserva” Rodolfo Rughi (M5S): “In realtà il Daspo urbano viene comminato dopo il ripetersi di certi tipi di eventi ed è di difficile applicazione, soprattutto nei confronti di minori (cosiddetto Daspo Willy). In altri Comuni a noi vicini è stato inserito nei regolamenti ma quasi mai applicato se non a Gualdo Tadino per due rapinatori di farmacie. Il malessere dei giovani va affrontato in luoghi adeguati, dove prevenire questi comportamenti”.
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Contrario – così come Manca, Vergari (Misto) e Cardile (Pd) – è Orfeo Goracci (Gubbio Rinasce libera): “La filosofia del Daspo è quella di espulsione, esclusione e repressione – ha detto rivolto al sindaco – e non apparteneva alla sua storia politica e a quella della sua maggioranza che cantò ‘Bella ciao’ dopo la sua rielezione. Se il delinquentello del corso lo buttiamo fuori da Gubbio ma si dirige verso Cipolleto o Branca va bene lo stesso? Sul piano della praticità ho grossi timori, sarà poco facile poterlo applicare, si fa allo stadio perché è un ambito circoscritto”
“Vorremmo sottolineare – ha aggiunto la Lega – che il Pd locale, votando non a favore della mozione, è andato contro i provvedimenti messi in piedi da Minniti e Lamorgese e contro i sindaci dello stesso partito”.