Per la maggioranza la materia è di competenza di Roma | Poi mozione FdI contro tutti i totalitarismi, ma l'opposizione esce dall'Aula
Sciogliere Forza Nuova e le altre organizzazioni di ispirazione fascista? “Ci pensi il Governo”. Il Consiglio regionale boccia con 8 voti contrari (Lega), 7 favorevoli (Pd, M5S, Patto civico) e 2 astenuti (FdI) la mozione promossa da tutti i consiglieri dei gruppi di minoranza per impegnare la Giunta regionale a “chiedere al Governo di dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista”, procedendo “allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista”.
L’atto di indirizzo era stato illustrato da Donatella Porzi (Pd) nella precedente seduta dell’Assemblea legislativa, in cui non si era votato per mancanza del numero legale. Questa volta all’esito del voto i consiglieri del Pd hanno abbandonato l’Aula consiliare, costringendo al rinvio sulla mozione presentata da Fratelli d’Italia contro tutti i totalitarismi.
Il dibattito
Per la maggioranza il tema non è di pertinenza regionale. E il Governo, sostenuto anche da Pd e M5s, può provvedere a sciogliere le formazioni neofasciste se lo ritiene opportuno.
E’ un atto di indirizzo perché dall’Umbria arrivi un segnale a Roma, la replica delle opposizioni.
“Condanno ogni forma di totalitarismo – le parole di Marco Squarta (FdI) e sono antifascista. Oggi con una mozione si chiede di sciogliere una organizzazione che si rifarebbe a principi fascisti chiedendo al Governo di valutare la cosa. Oggi però il Governo, in cui ci sono illustri esponenti del Pd, ha il potere di applicare la legge e di sciogliere domani stesso movimenti che abbiano connotazioni fasciste. Non comprendo quindi perché chiedere al Consiglio regionale di fare ciò che il Governo nazionale potrebbe fare domani stesso. Condanno il fascismo e il totalitarismo e per questo ritengo che sarebbe stata più sensata la mozione che condannava ogni forma di totalitarismo”.
Il capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, ha spiegato così il no alla mozione: “In passato siamo stati accusati di attivare il Consiglio regionale su materie di competenza statale. La mozione di Fratelli d’Italia che era stata presentata condannava tutti i regimi totalitari del passato ed era aperta alla condivisione e al contributo di tutti. Come Lega siamo contro tutti i regimi, contro i totalitarismi e per la libertà”.
La replica di Donatella Porzi (Pd): “Da parte della maggioranza sono arrivati almeno 15 atti che chiedevano alla Giunta di intervenire presso il Governo. Azione che ha comunque un valore diverso dall’azione diretta di un consigliere regionale verso un parlamentare o un ministro. Se volete migliorare il nostro testo, presentate un emendamento. Il Governo può sciogliere questo movimento ma una sollecitazione che arriva dai territori rappresenta un segnale importante. Non si può restare in silenzio”.
Eleonora Pace (FdI): “La presentazione del nostro atto, oggi, è stata
impedita dalla mancata partecipazione al voto della minoranza. La nostra
mozione mirava a condannare ogni forma di prevaricazione, intolleranza e
violenza. Un atto che ci rendeva tutti partecipi ad un lavoro mirato ad una
memoria condivisa e non ad una lettura faziosa dei totalitarismi. Non avete
voluto cogliere il nostro intento, celando non poca demagogia e puntando alla condanna solo di certe formazioni politiche. Forse l’intento di qualcuno
era diverso da quello dichiarato nell’atto che stiamo discutendo”.
Fabio Paparelli (Pd): “La vostra mozione non è stata votata perché non avete nemmeno i numeri per modificare l’ordine del giorno. Se la maggioranza si asterrà sul nostro atto noi ci comporteremo allo stesso modo. Se voterà contro questo atto se ne assumerà la responsabilità politica”.
Thomas De Luca (M5s), spiega perché non voterà la mozione di FdI: “Il tentativo operato con l’atto di Fratelli d’Italia ha degli obiettivi diversi da quelli dichiarati. La Repubblica italiana nata dopo la guerra è stata fondata da una serie di personalità e partiti politici di varia estrazione. Dall’altra parte c’era chi consegnava gli ebrei ai nazisti per farli deportare in Germania. Per questo il nostro ordinamento vieta la ricostituzione del Partito fascista. Questo è l’oggetto della mozione, non la condanna di tutti i totalitarismi della storia”.
“Concordo con la consigliera Pace – l’intervento finale di Tommaso Bori (Pd) – questa discussione è imbarazzante. Ci auguriamo che la destra a cui si rifà questa maggioranza sia lontana dai fenomeni di degenerazione che si stanno manifestando, come la violenza contro sindacati e giornalisti. Di fronte all’attacco di Forza Nuova anche le vostre forze politiche hanno chiesto lo scioglimento di una realtà eversiva e violenta”.
Subito dopo arriva la nota del gruppo consiliare del Pd: “La destra umbra a trazione leghista è uscita allo scoperto: è arrivata a difendere senza vergogna addirittura Forza Nuova e le sue azioni violente ed eversive”.