L'assessore Salvati "Si può affermare che l’incendio abbia avuto un impatto limitato nella qualità dell’aria del giorno 12 agosto 2021 e seguenti"
Nel tardo pomeriggio di ieri 19 agosto ARPA ha comunicato al Comune ed Usl i risultati della campagna di misura della qualità dell’aria attivata a seguito dell’incendio sviluppatosi presso l’inceneritore ASM di Maratta. ARPA, nella sua relazione, ha evidenziato nella giornata del 12/08/2021, un incremento di alcuni inquinanti quali PCDD/F, IPA e di quei metalli legati alla combustione (As, Cd e Pb).
Incrementi sotto controllo
“Tali incrementi sono stati molto contenuti e di breve durata, già dalla giornata del 13/08/2021 le concentrazioni sono scese a livelli analoghi ai giorni precedenti all’incendio ed in linea con le medie del periodo – spiega l’assessore all’ambiente Benedetta Salvati, che aggiunge – Tali inquinanti sono stati ricercati, oltre che nelle polveri inalabili, anche nel materiale sedimentabile”.
Picchi di diossina, Pcb e Ipa
I valori rilevati nella centralina di Maratta hanno evidenziato nella giornata del 12/08/2021 una concentrazione di diossina Pcb e Ipa superiore a quella indicata dalla Commissione Consultiva Tossicologica per gli ambienti esterni, “ma che è rientrata nella normalità già dal giorno successivo all’incendio e nei giorni a seguire” – spiega la Salvati che aggiunge: “Vista la breve durata dell’evento, la modestissima quantità di rifiuti interessati dall’incendio e gli esiti dell’attività di monitoraggio della qualità dell’aria ambiente si può affermare che l’incendio abbia avuto un impatto limitato nella qualità dell’aria del giorno 12 agosto 2021 e seguenti, come dimostrano i dati sui metalli, IPA, gas e particolato atmosferico (PM)“.
Ulteriori accertamenti
Anche se i valori non destano particolari preoccupazioni, essendosi rilevato un incremento di Diossine nelle concentrazioni giornaliere del 12 agosto, sia nel particolato atmosferico che nelle deposizioni, “a fini della modifica/integrazione /revoca dell’ordinanza emanata dal Sindaco a seguito dell’incendio, USLUmbria2 – sottolinea la Salvati – procederà a valutazioni sulle matrici alimentari in aree coltivate eventualmente contenute all’interno dell’area di massima ricaduta degli inquinanti così come individuata dal modello elaborato da Arpa”.