Il Giro d'Italia oggi e lunedì attraversa i luoghi del cratere del terremoto e accende un faro sullo stato della ricostruzione
Il Giro d’Italia attraversa i luoghi del cratere del terremoto del centro Italia del 2016. Accendendo così un faro sullo stato della ricostruzione, che in alcuni posti deve ancora partire mentre in altri sta iniziando a vedere un’accelerazione.
Sono infatti ben 23, tra i quali una decina di quelli più colpiti, i comuni del cratere Sisma 2016 che saranno attraversati oggi (13 maggio) e lunedì (17 maggio) da due tappe del Giro d’Italia 2021 di ciclismo.
I luoghi del terremoto attraversati dai ciclisti
La tappa di oggi, dalle Grotte di Frasassi ad Ascoli Piceno, in particolare, si svilupperà interamente all’interno del cratere, toccando quindici Comuni nelle province di Ancona, Macerata, Perugia e Ascoli Piceno: Fabriano, Cerreto d’Esi, Matelica, Castelraimondo, Camerino, Muccia, Pieve Torina, Valfornace, Visso, Ussita, Castel Sant’Angelo sul Nera, Castelluccio di Norcia, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme e Ascoli Piceno.
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Quella di lunedì 17 maggio, da L’Aquila a Foligno, toccherà invece, sempre nel cratere sisma 2016, i comuni di Antrodoco, Cittaducale, Rivodutri, Rieti, Borgo Velino, Castelsant’Angelo, in Lazio, ed Arrone e Spoleto in Umbria.
La corsa rosa torna dunque nel cuore dell’area colpita dalle terribili scosse di terremoto di oltre quattro anni fa, quella dove si è registrata la massima concentrazione dei danni, in particolare a seguito delle scosse del 26 e 30 ottobre 2016 (5.9 e 6.5 della scala Richter, uno dei più forti in Italia negli ultimi 100 anni).
I danni del sisma nella zona attraversata dal Giro
Nei comuni attraversati dalla sola tappa di giovedì 13 maggio sono stati censiti, subito dopo il terremoto, 19mila edifici inagibili, la maggior parte dei quali con danno grave: 2.400 a Camerino, 2 mila ad Arquata del Tronto, 1.400 a Pieve Torina, 1.200 a Visso. Altri 2mila sono gli edifici inagibili nei comuni attraversati dalla tappa di lunedì, dall’Aquila a Foligno, dove ha sede tra l’altro, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Umbria.
Rispetto al 2018, quando il Giro d’Italia attraversò parte del cratere, oggi la situazione è ben diversa, perché la ricostruzione è effettivamente partita.
La ricostruzione
Le domande di contributo presentate nei 23 comuni del cratere toccati dal Giro, sono oggi, infatti, circa 5.200, con 2.540 richieste già approvate, e l’apertura di altrettanti cantieri di lavoro. Di questi circa la metà, 1.210 si sono conclusi con la consegna delle abitazioni alle famiglie che le abitavano.
In tutto il cratere del terremoto, che comprende 138 comuni nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, le abitazioni rese inagibili dal terremoto sono 80 mila. Le domande di contributo già presentate sono 20 mila, delle quali circa la metà nel solo 2020, quelle approvate circa 10 mila, con una fortissima accelerazione nei primi mesi di questo 2021. Attualmente sono in corso i lavori in circa 5 mila cantieri della ricostruzione privata, mentre gli interventi conclusi sono 4.650.
(nella foto di repertorio Castelluccio di Norcia dall’alto un anno fa)