Ospedale di Perugia e sanità regionale, i sindacati denunciano: La situazione non è mai stata così grave”
“La situazione dell’ospedale di Perugia, Santa Maria della misericordia, è di nuovo critica”. La denuncia arriva dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendini, insieme ai responsabili delle categorie della sanità, Tatiana Cazzaniga (Fp Cgil), Luca Talevi (Fp Cisl) e Marco Cotone (Uil Fpl).
Un comunicato stampa che arriva mentre il bollettino del 1 febbraio sul Coronavirus in Umbria parla di 106 ricoverati (17 in terapia intensiva) all’ospedale di Perugia e altri 11 nell’ospedale da campo.
“Mentre autorevoli esponenti della maggioranza di governo regionale giocano al rimpallo delle responsabilità (il riferimento è a Fratelli d’Italia e Lega), – dicono i sindacati – il più grande nosocomio dell’Umbria è fuori controllo, servono immediatamente provvedimenti di emergenza”.
“Il personale sanitario ci segnala quotidianamente casi di contagio Covid in reparti cosiddetti bianchi, mentre tornano le turnazioni infinite per mancanza di personale e le ambulanze si ammassano all’ingresso del pronto soccorso – continuano i sindacati – è evidente che così non si può reggere oltre, ma, a quanto pare, l’unico provvedimento che la politica regionale sta discutendo è quello della chiusura delle scuole, scelta che crea un danno enorme alle famiglie (comprese quelle degli operatori della sanità) e soprattutto ai ragazzi. Serve invece un provvedimento immediato per i nostri ospedali, a partire da quello di Perugia, che metta in sicurezza personale e pazienti, e prevenga ulteriori focolai. La situazione non è mai stata così grave”.