Auto troppo potenti per essere affidate a delle diciottenni neo-patentate, o auto troppo vecchie per essere usate da chiunque?
Dovrà rispondere anche a queste domande l’inchiesta della polizia greca sulla morte di Carlotta Martellini, la diciottenne morta a Mykonos in un tragico schianto, dopo essere stata sbalzata dall’auto e finendo contro gli scogli.
Le indagini, almeno secondo le prime informazioni, per il momento propenderebbero per la seconda ipotesi. Un altro punto da chiarire è come sia stato possibile che le auto fossero state date a delle diciottenni: secondo le norme degli autonoleggi, in Grecia non è possibile affittare auto ai minori di 21 anni, a meno che non si paghi una sovrattassa. Ma in ogni caso chi guida deve avere una patente da almeno 12 mesi, e non sarebbe questo il caso visto che il gruppo, una comitva di otto persone, era composto da neo-diciottenni.
Sempre le indagini sulla morte di Carlotta Martellini devono poi far luce sulle condizioni fisiche delle conducenti: le otto ragazze stavano tornando a casa dopo una nottata trascorsa in un noto locale. Al vaglio degli inquirenti alcuni video nei profili Instagram; tra questo anche uno di Carlotta, che si vede seduta dietro il sedile del passeggero, in un’auto senza copertura, particolare che si è rivelato purtroppo fatale.
La salma della giovane è ancora in Grecia, dove qualche ora fa sono arrivati i genitori. Il rientro in Italia dovrebbe avvenire entro la settimana, dopo le formalità di rito. Tutto il resto della comitiva è invece rientrato a Perugia.