Mario Tomassoni, classe 1942, era un amico di tutti. Un sigillano doc, da qualche tempo trasferito a Perugia, ma con il suo territorio e le sue origini sempre nel cuore. Per questo la notizia della sua morte per Covid19 ha commosso tutta la cittadina ed è lo stesso sindaco di Sigillo Giampiero Fugnanesi a dare voce al pensiero di tutti.
Il cordoglio del sindaco Fugnanesi
“Mario era conosciuto e apprezzato da tutta la comunità di Sigillo – dice il sindaco Giampiero Fugnanesi – L’improvvisa dipartita di Mario è una perdita grave per gli amici, per la famiglia, per tutti noi. La sua forte voce baritonale accompagnava da sempre i canti durante le Processioni Religiose, ma sapeva rendere omaggio commosso anche a chi ci lasciava. E che diventava allegro e scanzonato quando invece si festeggiavano matrimoni o raduni festosi. Oggi Mario non ci sarà nessuno che potrà cantare per te ma siamo sicuri che la tua voce continuerà a risuonare nei cuori e nelle menti di tutti i sigillani“.
Il canto durante la processione
Il sindaco racconta anche l’aneddoto di un ricordo. La Banda, la sera della processione di Sant’Anna, avrebbe suonato l’inno di Sigillo, “quell’inno che ti piaceva sempre intonare. Ebbene quest’anno se le condizioni ce lo permetteranno ti omaggeremo con quell’abbraccio e quel canto che ora non è possibile fare. A tua moglie Nella ai tuoi figli Roberto Simona e Chiara e ai tuoi nipotini Matteo e Samuele alle tue tre sorelle il nostro cordoglio e la nostra vicinanza“.
La famiglia
La famiglia ringrazia commossa tutta la comunità di Sigillo per l’ondata di affetto che gli ha fatto sentire, segno dell’attaccamento a Mario e di quanto lui ha lasciato nel cuore dei suoi concittadini.