Unl cittadino marocchino, classe ’79, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari nella propria abitazione nei pressi della stazione ferroviaria, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Terni in collaborazione con quelli del Nucleo Investigativo nel pomeriggio di sabato 18 aprile, poiché trovato in possesso di 380 grammi di cocaina e 23 grammi di eroina.
I fatti
I militari lo monitoravano da tempo: nel corso dei servizi di osservazione, controllo e pedinamento, avevano notato una strana abitudine. Approfittando del permesso di uscire dalla propria abitazione dalle 17:00 alle 19:00, l’uomo si portava spesso all’interno di un’abitazione attigua alla propria, entrando da una finestra, fuoriuscendone dopo mezzora. Nella mattinata di sabato, nel corso di un servizio dedicato i Carabinieri sono passati all’azione, effettuando la perquisizione dell’abitazione e recandosi con il cittadino marocchino presso quella attigua.
La droga
Non semplice scovare la droga, ben nascosta all’interno di una intercapedine ricavata in un vecchio mobile: i militari hanno rinvenuto una scatola contenente 13 bustine termosaldate contenenti cocaina per complessivi 368 grammi, oltre a una confezione di mannite, sostanza da taglio, parzialmente usata. Nascoste in una cantina della seconda abitazione, i Carabinieri hanno trovato altra sostanza stupefacente: 2 ovuli di eroina del peso complessivo di 23 grammi, 9 bustine di cocaina per circa 3 grammi, 1 bustina di cocaina contenuta in un barattolo di vetro del peso di 9 grammi, oltre a un bilancino elettronico, varie buste di cellophane azzurro, un micro telefono cellulare, un’agenda e fogli manoscritti in lingua araba.
All’interno dell’abitazione principale, invece, i militari hanno rinvenuto un telefono cellulare e la somma complessiva di 7mila euro in banconote di vario taglio e monete, provento dell’attività di spaccio, parzialmente celati all’interno di una scarpa da donna e in alcune scatole per indumenti.
Al termine delle operazioni di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la locale casa circondariale, a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’udienza di convalida dell’arresto.