Coronavirus, trend rimane buono ma da ieri +1106 persone in isolamento | Il piano per anziani e disabili | Aggiornamento - Tuttoggi.info

Coronavirus, trend rimane buono ma da ieri +1106 persone in isolamento | Il piano per anziani e disabili | Aggiornamento

Sara Fratepietro

Coronavirus, trend rimane buono ma da ieri +1106 persone in isolamento | Il piano per anziani e disabili | Aggiornamento

Un solo nuovo decesso da ieri, +47 casi di Coronavirus ma a fronte di ben 872 tamponi. Il piano della Regione per le persone con fragilità; ci saranno strutture apposite, le ipotesi
Ven, 03/04/2020 - 13:54

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In Umbria si contano 47 nuovi casi positivi di Coronavirus oggi, a fronte però di ben 872 tamponi. Un trend che rimane buono, insomma. Ma c’è un dato particolare: rispetto a ieri ben 1.106 persone in più risultano in isolamento. Con un balzo da 3.130 a 4.236 in osservazione nell’intero territorio regionale.

Positivi in 1175

Dai dati aggiornati alle ore 8 di venerdì 3 aprile, 1175 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19. I guariti sono 30 (+7 rispetto a ieri), risultano invece 190 clinicamente guariti (+8).

C’è un nuovo decesso, è un 84enne

I deceduti positivi al Coronavirus alle ore 8 del 3 aprile sono 39, dunque uno in più rispetto a ieri mattina. Poco dopo le ore 18 del 2 aprile, infatti, all’ospedale di Terni è morto un uomo di 84 anni residente a Castel Viscardo. Il paziente era stato ricoverato lo scorso 26 marzo.

Meno ricoverati, 1 in più in intensiva

Sono ricoverati in ospedale in 214, 4 persone di meno rispetto a ieri. Di questi, 48 sono in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri).

Dei ricoverati, 66 sono all’ospedale di Perugia (18 in terapia intensiva), 36 all’ospedale di Città di Castello (7 in intensiva), 42 a Pantalla, 55 a Terni (17 in intensiva), 9 a Foligno (1 in intensiva), 5 ad Orvieto, questi ultimi tutti in terapia intensiva.

Boom di isolamenti

Al momento le persone in isolamento sono 4236 in totale, ben 1106 in più rispetto a ieri. Ma 5101 risultano usciti dall’isolamento (+538).

Nel complesso entro le ore 8 del 2 aprile, sono stati eseguiti 10610 tamponi, con un grande incremento rispetto a ieri ed agli ultimi giorni. Attualmente, spiega il direttore regionale alla sanità Claudio Dario, vengono eseguiti i tamponi “classici” in abbinamento ai test rapidi immunologici. A metà aprile, invece, dovrebbero arrivare i tamponi rapidi molecolari, che consentiranno di effettuarne circa 1500 al giorno.

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus. Ulteriori dati verranno forniti nel pomeriggio.

Il piano per anziani, disabili e minori e le criticità

In Umbria si sono verificate alcune situazioni critiche relativamente a strutture di assistenza per anziani, ma anche a minori che hanno visto i loro familiari ricoverati per il Coronavirus e che sono rimasti soli in casa. Casi affrontati in modo puntuale dal sistema socio-sanitario. Ma che hanno imposto un piano ben definito da parte della Regione Umbria per affrontare le fragilità.

Il piano è stato presentato venerdì mattina durante una conferenza stampa alla presenza dell’assessore regionale Luca Coletto, del direttore regionale alla sanità Claudio Dario, della dirigente Paola Casucci e del dottor Pierpaolo Faronato, consulente a titolo gratuito di Coletto.

“Purtroppo – ha spiegato Coletto – assistiamo a decessi per Coronavirus legati a pazienti anziani, con comorbilità, che li rendono più deboli rispetto a questa patologia. Abbiamo deciso di prevedere una gestione particolare degli anziani e dei pazienti fragili in generale, sia per quanto riguarda le case di riposo che per la cura a domicilio. La cura a domicilio ha una prevalenza: il paziente anziano, se portato via di casa, non è più orientato, conviene dunque gestirlo all’interno delle mura domiciliari. Anche nelle case di riposo abbiamo dedicato una particolare attenzione agli addetti per evitare che possano portare il virus all’interno di questi ambiti. Da oltre una settimana vige poi il divieto assoluto di visite, i contatti con l’esterno vengono fatti con videoconferenze e telefonate”.

Previste strutture Covid a bassa intensità e strutture di sollievo: le ipotesi

La fragilità Covid indotta altera e acuisce un equilibrio instabile e precario, è stato spiegato. Per questo la sfida principale è di identificare, trattare e prevenire i contagi tra gli anziani e le persone più vulnerabili, quelli che rischiano maggiormente “esiti negativi, fino alla morte”.

Importante è il coinvolgimento dei Comuni, oltre che dei medici di medicina generale ma anche della cittadinanza, nell’individuare le persone fragili che possano avere bisogno di aiuto. Non solo anziani, però: si parla anche dei minori in difficoltà a causa dei ricoveri urgenti dei genitori ad esempio. E finora di questi casi ce ne sono stati anche in Umbria. Situazioni che vengono coordinate dal distretto socio-sanitario.

Ovviamente la trattazione dei casi è differente se queste persone risultano negative o positive al Coronavirus. Innanzitutto si privilegia la gestione domiciliare della persona, anche con l’ausilio del volontariato. Ma in caso ciò non sia possibile, si stanno individuando delle “strutture specifiche di sollievo” per i soggetti negativi e delle “strutture Covid a bassa intensità” per i positivi, garantendo loro un isolamento ed un’assistenza. La Regione sta già vagliando alcune strutture. Tra le ipotesi ci sono la Rsa di Pantalla, l’ospedale di Amelia ed alcune strutture accreditate.

190 strutture residenziali, cosa succede se ci sono positivi

Attualmente in Umbria esistono 190 strutture residenziali, per un totale di 3.644 ospiti. Si tratta di strutture di assistenza psichiatrica, di assistenza per gravissime disabilità, di assistenza agli anziani, ai disabili fisici ed ai tossicodipendenti e di chi ha altre dipendenze.

In ogni struttura esistente, è stato individuato un referente della sicurezza Covid, opportunamente formato, che deve trasferire le sue conoscenze a tutti gli operatori della struttura, vigilare sulle procedure e funge da collegamento con il coordinamento operativo regionale.

All’immediata insorgenza di sintomi tra i pazienti nelle residenze sanitarie o protette, questo viene trattato come paziente sospetto Covid positivo, in attesa dell’esito del tampone. Viene quindi isolato ed assistito da 1 infermiere e 1 operatore socio sanitario per ciascun turno.

Se possibile, il paziente che poi risulta positivo al Coronavirus, rimane nella stessa struttura in isolamento, altrimenti – se non è grave – viene trasferito presso una struttura Covid a bassa intensità. Strutture che saranno adeguatamente distribuite nel territorio regionale, già idonee dal punto di vista strutturale e dotate di personale infermieristico e di assistenza.

Finora nelle strutture umbre la situazione è apparsa abbastanza tranquilla, con casi sporadici, salvo 2 criticità. La prima in una residenza protetta e l’altra in una struttura per suore anziane, entrambe nell’Orvietano, con decine di persone positive tra gli ospiti e il personale ed un decesso (una suora).

I positivi in ogni Comune

Acquasparta (6 casi di cui 1 ricoverato), Allerona (2, di cui 1 ricoverato), Alviano (1), Amelia (4 casi, 1 decesso), Arrone (6), Assisi (25, di cui 2 ricoverati), Baschi (8, 2 ricoverati), Bastia Umbra (24 casi, 2 guariti), Bettona (2, 1 ricoverato), Bevagna (2, 1 ricoverato), Campello sul Clitunno (1), Cascia (9, di cui 1 ricoverato, 1 decesso), Castel Giorgio (12, di cui 1 ricoverato), Castel Ritaldi (4), Castel Viscardo (11, 4 ricoverati, 1 decesso), Castiglione del Lago (21, 1 decesso, 2 ricoverati), Citerna (4 casi, 1 decesso), Città della Pieve (19 casi, 1 decesso), Città di Castello (93 casi, 3 guariti, 9 decessi, 21 ricoverati), Collazzone (5 casi, 1 decesso, 1 ricoverato), Corciano (32, 1 guarito, 3 ricoverati), Costacciaro (4, 1 decesso), Deruta (14, 3 ricoverati), Foligno (32 casi, 4 ricoverati, 2 guariti e 1 decesso), Fratta Todina (5, 2 ricoverati), Giano dell’Umbria (5 casi, 3 ricoverati, 1 decesso), Giove (14), Gualdo Cattaneo (17, 4 ricoverati), Gualdo Tadino (7), Gubbio (66, 5 ricoverati), Magione (18, 4 ricoverati), Marsciano (14, 2 ricoverati, 1 guarito), Massa Martana (2, 1 ricoverato), Montecastrilli (4, 1 ricoverato), Montecchio (2 casi, 1 decesso), Montefranco (3), Narni (6, 1 guarito), Nocera Umbra (2), Norcia (5, 1 ricoverato), Orvieto (48, 6 decessi, 9 ricoverati), Panicale (8), Passignano sul Trasimeno (5, 2 ricoverati), Perugia (315 casi, 5 guariti, 36 ricoverati e 4 decessi), Piegaro (1), Pietralunga (3), Porano (11, 2 guariti, 4 ricoverati), Preci (4, 2 ricoverati), San Gemini (15, 1 guarito, 5 ricoverati), San Giustino (16, 1 decesso, 6 ricoverati), San Venanzo (1), Scheggia e Pascelupo (2), Sigillo (2, 1 ricoverato), Spello (5), Spoleto (27, 5 ricoverati), Stroncone (6 casi, 2 decessi), Terni (97, 5 guariti, 2 decessi, 10 ricoverati), Todi (5, 1 ricoverato), Torgiano (22, 1 ricoverato), Trevi (5, 2 ricoverati), Umbertide (19, 1 decesso, 3 ricoverati), Valfabbrica (8, 1 ricoverato), Valtopina (1). Positivi extra regione: 34.

(aggiornato alle 16.20)

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