Prenotare la donazione e continuare a garantire scorte di sangue per i pazienti che ne hanno bisogno. È l’obiettivo per cui AVIS Nazionale ha lanciato la campagna #EscoSoloPerDonare, un modo per incentivare i donatori a rispondere attivamente all’emergenza che il Coronavirus sta provocando anche nelle attività ospedaliere di routine.
Nei giorni scorsi, anche alla luce dei numerosi appelli lanciati dal Centro nazionale sangue e da rappresentanti delle istituzioni, non ultimo il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, si è registrato un aumento impressionante di donatori in tutte le regioni italiane, fatto che ha contribuito a ricostituire le scorte e ad assicurare la compensazione interregionale.
Addirittura, come comunicato dallo stesso Cns, si è registrato “un surplus di 900 sacche su scala nazionale”. Un risultato straordinario frutto anche, se non soprattutto, della campagna di AVIS Nazionale, per la quale l’associazione ha realizzato un’apposita pagina web sul proprio sito, con una serie di scatti fotografici, uno spot radiofonico e un video tutorial per spiegare ai donatori come e cosa fare per compiere il proprio gesto di solidarietà in tutta sicurezza nell’epoca del Coronavirus.
Dal triage telefonico con il personale avisino, che pone le domande su eventuali contatti con persone a rischio, passando per la compilazione del modulo per l’autocertificazione che giustifica il motivo dello spostamento da casa, il breve video realizzato per #EscoSoloPerDonare spiega tutto ciò che il donatore deve sapere per rendere ancora più efficace il suo periodico gesto di solidarietà.
La donazione di sangue ed emocomponenti, infatti, è stata inserita tra le “situazioni di necessità” per le quali è possibile uscire di casa nella circolare del ministero della Salute. Da qui la necessità di spiegare ai donatori che, mai come oggi, è fondamentale donare effettuando la prenotazione della donazione, così da evitare assembramenti e assicurare un afflusso costante anche nelle prossime settimane.
Come ha sottolineato il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, «Ogni giorno oltre 1800 persone ricevono trasfusioni per curarsi e poter continuare a vivere e per questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia su questo tema. Anche in un periodo in cui la diffusione del Coronavirus sta generando ansie e incertezze, occorre sapere che ogni donatore può continuare a fare la propria parte in assoluta sicurezza. La risposta degli ultimi giorni è stata straordinaria su tutto il territorio. Tutte le nostre sedi sono impegnate per garantire che la donazione sia effettuata in maniera sicura seguendo una serie di raccomandazioni. La vita di moltissimi pazienti dipende da noi, prenotiamo e andiamo a donare. Sempre».
Per maggiori informazioni visitare il sito avis.it/coronavirus/