Nuovi atti vandalici sono stati compiuti ad alcune strutture delle Terme di Ramici a Lugnano in Teverina. Ne dà notizia l’amministrazione comunale che ha avvisato le forze dell’ordine ed annunciato il potenziamento dei controlli per evitare il ripersi di questi fatti ed individuare i responsabili.
“Sono episodi che si stanno ripetendo con frequenza preoccupante – dice il vice sindaco di Lugnano in Teverina, Alessandro Dimiziani – siamo di fronte ad una vera e propria “guerra” contro il patrimonio ambientale e paesaggistico del territorio con situazioni che si ripetono, ora basta. C’è un’indagine in corso – dice il vice sindaco – e come Comune stiamo valutando la possibilità di installare un sistema di video sorveglianza”.
Sempre Dimiziani poi sottolinea: “Tempo fa gettarono olio motore nell’area delle vasche, ora abbiamo registrato l’abbattimento di alcuni pannelli indicatori e la devastazione di vasi ornamentali. Se l’intenzione è quella di intimidire – dichiara il vice sindaco – gli autori di tali fatti sappiano che il danno lo stanno facendo contro loro stessi, dato che prima o poi saranno individuati e perseguiti a norma di legge”.
Dimiziani parla di “situazione di estrema gravità se si pensa alla continua e costante azione intimidatoria che nell’ultimo anno si è venuta a creare”. L’amministratore sottolinea infatti che “i normali cittadini che frequentano il centro termale ed i gestori cominciano ad avere paura. C’è chi chiede giustizia per questi attentati al nostro patrimonio ambientale e turistico e noi dobbiamo affidarci alla legge, con azioni preventive che saranno prese a breve e che ci metteranno nelle condizioni di risalire ai responsabili”.