Nuovo incontro tecnico partenariale per l’avvio della programmazione dei fondi europei della Politica Agricola Comune per il periodo 2021-2027. Negli uffici della Regione Umbria al Broletto, è stato approfondito così il terzo Obiettivo generale della PAC (Politica Agricola Comune 2021/2027) che mira a “Rafforzare il tessuto socioeconomico delle aree rurali”.
Tre obiettivi specifici
Il terzo obiettivo generale, come è stato spiegato da Ciro Becchetti (che guida la Direzione regionale dell’Area Agricoltura della Regione Umbria) e da Franco Garofalo (dirigente del Servizio sviluppo rurale e Agricoltura sostenibile), si divide a sua volta in tre obiettivi specifici che possono essere così riassunti: attirare i giovani agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale nelle aree rurali; Promuovere l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile; Migliorare la risposta dell’agricoltura dell’UE alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, compresi alimenti sani, nutrienti e sostenibili, sprechi alimentari e benessere degli animali.
Le sfide della nuova Pac
Ognuno degli obiettivi specifici – ha spiegato Garofalo – prevede alcune sfide precise da affrontare con la nuova PAC in via di elaborazione. In particolare, per quanto riguarda l’obiettivo specifico che mira ad attirare giovani agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale nelle aree rurali, le sfide sono quelle del contrasto all’invecchiamento degli operatori agricoli, la necessità di favorire l’accesso dei giovani ai fattori produttivi (credito, mobilità fondiaria e gestione rischi), l’accesso alle conoscenze dell’ICT, la creazione di partenariati e reti di impresa. Per quanto riguarda invece la promozione dell’occupazione, l’inclusione sociale e lo sviluppo delle aree rurali con particolare attenzione alla bioeconomia e alla sostenibilità, le sfide da affrontare sono quelle del contrasto dell’esodo dei giovani dalle rurali, la riduzione delle disparità esistenti favorendo l’inclusione delle fasce deboli, la tutela e la valorizzazione degli asset ambientali e la creazione di nuove forme di occupazione e valore con l’ecoturismo e la bioeconomia. Infine, per l’obiettivo specifico che mira a migliorare la risposta dell’agricoltura dell’UE alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, le sfide sul tavolo sono quelle della sicurezza alimentare, della qualità degli alimenti e del benessere degli animali, dell’agricoltura sostenibile per l’alimentazione sana, il contrasto agli sprechi, il problema della resistenza agli antibiotici e la creazione di nuovi consumi con approcci di economia circolare.
Akis, obiettivo trasversale
Gli obiettivi specifici e quelli generali – ha puntualizzato infine Becchetti – dovranno essere portati avanti all’interno di un sistema comune a tutta la PAC che nei fatti è un vero e proprio obiettivo trasversale conosciuto come AKIS (Agricoltural Knowledge and Innovation System): “Oggi completiamo il ciclo di incontri sugli obiettivi specifici della PAC e presentiamo anche AKIS, ovvero una sorta di obiettivo trasversale che mira alla costruzione di sistemi di conoscenza e innovazione in campo agricolo da trasferire alle imprese che producono, sia per quanto riguarda la conoscenza tecnica e scientifica che per l’organizzazione e la gestione dei mercati – ha detto Becchetti a margine dell’incontro -. AKIS significa un approccio generale e trasversale a tutte le azioni e rivestirà forse il ruolo più importante nella PAC per perseguire gli obiettivi finali della competitività, sostenibilità e sicurezza alimentare”.