Ora Gisella non è più sola. È infatti arrivato Otis, il cigno che il consigliere comunale di Città di Castello Giovanni Procelli ha regalato al Parco di Rignaldello per fare da compagnia all’unico esemplare rimasto nel Lago dopo la morte di Checco, il cigno storico mancato qualche mese fa.
Procelli non è nuovo ad iniziative di ispirazione animalista; in passato ha devoluto il gettone di presenza per l’acquisto di ausili per animali del canile con deficit motori. Oggi ha spiegato questa iniziativa parlando “del ruolo che il Parco e i suoi abitanti svolgono nella vita quotidiana di tanti bambini, abituati a trascorrere il pomeriggio tra gli spazi verdi di un luogo attrezzato dove ristabilire un contatto diretto con la natura. Inoltre i cigni del parco – ha aggiunto – sono un’istituzione e ogni tifernate in un certo modo è affezionato a questa presenza. Quando ho visto Gisella sola, l’idea di trovarle un nuovo compagno è stata immediata ed è così che ho trovato Otis, il nuovo inquilino”.
Nel Parco di Rignaldello, dal 2016, un impianto di fitodepurazione garantisce la filtrazione e, dunque, la pulizia delle acque del laghetto, dove vivono i cigni, ma anche specie migratorie, come i germani, attualmente presenti con 14 esemplari, pesci d’acqua dolce ma anche tartarughe. Il parco offre anche esperienze ambientali innovative grazie a cinque aree tematiche (percorso sensoriale, lettini aromatici, accampamento indiano, area lettura e percorso per la caccia alle impronte) e un centro servizi ambientale con materiale informativo e pubblicazioni a carattere divulgativo per scuole, associazioni e turisti. Del parco si occupa il direttivo di Arcicaccia, composto dal presidente Luigi Falleri e dai consiglieri Giampaolo Zandrini e Alberto Alunni. La presenza dei cigni nel Parco di Rignaldello (realizzato negli anni 90′ e poi divenuto oggi un vero e proprio centro di riferimento per le scuole sui temi naturalistico-ambientali) ed il legame con la città e i tifernati è ormai un elemento consolidato.