A poco più di un anno dalla posa della prima pietra del cantiere, a Bastardo di Giano dell’Umbria si inaugura la nuova scuola primaria realizzata nell’ambito del primo piano di ricostruzione delle scuole post terremoto del 2016. E’ dunque il primo plesso non provvisorio e realizzato con fondi pubblici che si inaugura in Umbria dopo il sisma.
“L’amministrazione comunale, dopo la proficua collaborazione attivata sin dal suo insediamento con l’ufficio scolastico regionale, il Rup e il commissario straordinario alla ricostruzione, annuncia ufficialmente che giovedì 12 settembre avrà luogo l’inaugurazione del nuovo edificio scolastico della scuola primaria di Bastardo, la cui ricostruzione è avvenuta a seguito dei danni prodotti dal sisma 2016”. Questo l’annuncio ufficiale fatto dall’assessore all’istruzione di Giano dell’Umbria, Isabella Bartoloni.
Il taglio del nastro, che avverrà alla presenza del commissario straordinario Piero Farabollini e di altre autorità istituzionali, avrà luogo il 12 settembre alle ore 9.30. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
“Per quanto riguarda invece l’inizio delle lezioni nella nuova scuola e nelle altre del territorio – specifica l’assessore Bartoloni – la decisione ufficiale sarà comunicata dal dirigente scolastico dopo la riunione del collegio docenti, in programma lunedì (oggi, ndr)”.
Ricostruzione, parte cantiere scuola Bastardo | Primo cantiere in Umbria relativo alle scuole da ricostruire
La nuova scuola elementare di Bastardo ha previsto un investimento di 3,5 milioni di euro. Si tratta di un fabbricato ad alto risparmio energetico, completamente antisismico, costituito da un unico piano, con dotazioni tecnologiche al servizio della didattica di ultima generazione di oltre 1200 metri quadrati, con la possibilità di ospitare fino a 160 alunni.
Le altre scuole finanziate
Oltre alla scuola primaria gianese, nel primo piano del commissario straordinario per la ricostruzione sulle scuole (approvato a gennaio 2017) erano inserite anche le scuole medie “Carducci” di Foligno, “Carducci – Purgotti” di Perugia ed il polo scolastico di Spoleto (media “Dante Alighieri” e primaria “Prato Fiorito”). Per le prime due il cantiere è stato avviato poche settimane dopo quello di Giano dell’Umbria ed entrambe sono a buon punto. Procede più a rilento il cantiere perugino, che è stato bloccato per diverso tempo, ma finalmente a maggio i lavori sono ripartiti.
Polo scolastico Spoleto definanziato, opposizione polemica
Diversa la situazione del polo scolastico di Spoleto, definanziato a giugno dall’attuale commissario straordinario Piero Farabollini dopo che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Umberto de Augustinis aveva detto di non voler realizzare la nuova struttura nella zona di San Paolo come previsto dal finanziamento (di circa 12 milioni di euro), ma piuttosto di ricostruire le due scuole al loro posto. Al momento, però, non ci sono finanziamenti certi per “Dante Alighieri” e “Prato Fiorito”, con il Comune che sta cercando da tempo di far reinserire i finanziamenti in una nuova ordinanza del commissario straordinario o, come piano B, di utilizzare dei fondi Miur specifici per il post terremoto.
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Proprio su questo tema tornano ad intervenire i gruppi spoletini di opposizione Spoleto Popolare e Alleanza Civica.
“Abbiamo letto – evidenziano gli esponenti di minoranza – le dichiarazioni del Sindaco sulla vicenda ricostruzione e situazione delle scuole post sisma; tali dichiarazioni sono irresponsabili e irrispettose della comunità amministrata. Voler far credere che tutti i problemi siano imputabili alla, seppur lacunosa, gestione commissariale della ricostruzione è pretestuoso e utile a nascondere le proprie responsabilità. Infatti giova ricordare, ancora una volta a tutti i cittadini, che la mancata ricostruzione della scuola Dante Alighieri e Prato Fiorito è imputabile esclusivamente ad una volontà del Sindaco de Augustinis, il quale non ha accettato di proseguire, in continuità, quanto già deciso e già inserito in apposita ordinanza commissariale con finanziamento assegnato.
Era normale che rinunciando al progetto ci sarebbe stato il definanziamento e la richiesta di danni per le spese progettuali fin qui sostenute. Ora questo lancio di accuse ad altri, nello specifico al commissario per la ricostruzione, serve solo per scaricare le proprie responsabilità, in un momento in cui gli altri comuni andranno ad inaugurare scuole sicure, anch’esse finanziate, al pari dell’ormai ex Polo San Paolo di Spoleto, con l’ordinanza 14 del 2017. Con la sua scelta, il Sindaco, ha buttato via 12 milioni di euro ed ha allungato inesorabilmente i tempi per dare scuole più sicure ai nostri figli in una terra che purtroppo continua a tremare anche in questi giorni, lasciandoli ammasati in una situazione di emergenza Noi ci siamo recati nei comuni di Giano, Foligno e Perugia a vedere le nuove scuole, due pronte e l’altra quasi, ed abbiamo provato tanta rabbia e frustrazione. Questa situazione è stata prodotta da chi amministra la nostra città, facendo scelte irresponsabili e irrispettose”.
(ultimo aggiornamento ore 11.30)