Amministrazione giudiziaria per un anno per un’azienda di Terni sospettata di essere interessata da un giro di riciclaggio di denaro sporco. Il provvedimento antimafia, disposto dal Tribunale di Palermo, è stato eseguito dalla polizia di Stato su proposta del questore palermitano Renato Cortese.
Ad essere interessata dall’amministrazione giudiziaria è la Face4job, azienda fondata a Terni nel 2013 da un imprenditore di Partinico, ma che nel corso degli anni ha ricevuto vari apporti di denaro da un suo conterraneo, Benedetto Bacchi, definito il “re delle sale scommesse”. Quest’ultimo era già stato arrestato un anno e mezzo fa dalla divisione anticrimine della questura palermitana nell’ambito dell’operazione “Game Over” (in cui erano coinvolte altre 21 persone).
Secondo gli inquirenti, l’imprenditore avrebbe reinvestito nella srl – attiva nel supporto digitale alle imprese per la ricerca e la selezione del personale – alcuni proventi delle attività illecite realizzate nel settore del gioco e delle scommesse.
Secondo le accuse, Bacchi avrebbe acquisito in poco tempo il monopolio delle scommesse online grazie ad un accordo con Cosa Nostra. Le indagini dopo l’arresto sono andate avanti e a gennaio il tribunale di Palermo aveva emesso a carico dell’imprenditore un decreto di sequestro per un valore di 6 milioni di euro, tra cui il 10% del capitale sociale della Face4job. Secondo gli inquirenti, Bacchi avrebbe investito nella società ternana denaro sporco, soprattutto nel periodo tra il 2015 ed il 2016. Si parla di 300mila euro circa, che è la somma che appunto Bacchi avrebbe versato alla Face4job come sovrapprezzo della quota del capitale sociale. Cifra che ora è finita sotto sequestro.
(foto di repertorio)