Il consiglio comunale di Narni, riunito in seduta straordinaria nella giornata di oggi, ha approvato all’unanimità la proposta condivisa di rigettare la decisione assunta unilateralmentedella chiusura dello sportello del Centro storico della Banca Intesa Sanpaolo, ravvisando la necessita di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione dell’amministrazione al fine di far riconsiderare la decisione.
Si è anche deciso di organizzare un presidio del Consiglio Comunale di fronte ai locali della Banca nella mattina del 29 maggio 2019 alle ore 12.00 durante la quale sarà resa pubblica alla stampa e ai cittadini, la volontà di opporsi ad una scelta penalizzante per la comunità presentando le proposte alternative già ufficialmente esposte dal Sindaco in occasione dell’incontro tenutosi con i rappresentanti di Banca Intesa San Paolo.
Ecco il testo del documento politico:
“Viste le recenti comunicazioni del Sindaco di Narni, dopo l’infruttuoso incontro con i responsabili di Banca Intesa San Paolo, riguardanti l’inderogabile chiusura dello sportello del Centro storico della Banca Intesa Sanpaolo.
Considerato che la Banca Intesa occupa in continuità gli spazi di quella che fu la storica Cassa di Risparmio narnese la quale, in 150 anni di storia, ha rappresentato per i cittadini narnesi un punto di riferimento per i propri risparmi e per le attività economiche del centro storico e non solo. Il fatto che nell’immaginario collettivo narnese la nuova banca intesa venga ancora tradizionalmente denominata come cassa di risparmio racconta quanto tutta la popolazione sia ancora legata all’istituto come principale luogo di gestione del proprio risparmio. La stessa tesoreria comunale è in gestione a questo istituto.
Verificato che la chiusura dello sportello provocherebbe forti disagi e disservizi per i residenti, per i commercianti e soprattutto per i numerosi studenti e turisti che decidessero di visitare la città.
Constatato che la Banca Intesa Sanpaolo è l’unico istituto rimasto, dopo la chiusura del Monte dei Paschi di Siena e della Banca Popolare di Spoleto, nel centro storico della città.
Considerato che la Banca Intesa Sanpaolo occupa locali di proprietà dello stesso istituto e che il personale in servizio verrà trasferito nella sede di Narni Scalo l’operazione non può essere inserita neanche all’interno di un progetto di razionalizzazione delle spese.
Atteso tutto ciò risultano inspiegabili le motivazioni che hanno portato a questa decisione irrevocabile della Banca Intesa Sanpaolo, riconducibili solo a strategie aziendali che non tengono conto delle realtà territoriali penalizzando i clienti della stessa banca e i fruitori dei servizi”.