Grande partecipazione alla manifestazione di protesta di imprese e lavoratori lungo la Perugia – Ancona in merito alla crisi della Astaldi. Il corteo di tir e mezzi da lavoro è partito dallo svincolo di Fossato di Vico per raggiungere Fabriano lungo la Ss76. La manifestazione di protesta e di sensibilizzazione istituzionale è stata promossa dalle imprese danneggiate dalla crisi della Astaldi, a causa dei mancati pagamenti dei lavori effettuati per la Quadrilatero per oltre 40 milioni di euro.
Tra i presenti l’assessore alla viabilità della Regione Umbria Giuseppe Chianella: “La posizione della Regione Umbria, peraltro assolutamente condivisa con la Regione Marche, è molto netta e chiara: le imprese che hanno lavorato alla realizzazione della strada debbono essere pagate per il lavoro fatto; l’opera deve essere portata a termine in tempi molto rapidi e per il completamento auspichiamo che vengano impegnate anche le imprese umbro-marchigiane già presenti nei cantieri, senza ripetere gli errori che stanno alla base della situazione di crisi attuale”.
L’assessore Chianella ha partecipato direttamente alla manifestazione che si è articolata con un corteo di TIR e mezzi di lavoro partiti dallo svincolo di Fossato di Vico per poi percorrere la SS76 direzione Serra San Quirico e ritorno in direzione Fabriano per poi giungere nella Sala Consiliare dell’Unione Montana dell’Esino – Frasassi a Fabriano per una assemblea pubblica. Presenti, insieme alle imprese ed ai lavoratori interessati, tutti i rappresentanti istituzionali (Regioni, province e Comuni), i parlamentari eletti nelle Regioni Marche ed Umbria, i consiglieri regionali di Marche ed Umbria, i presidenti delle Camere di commercio di Ancona e Perugia, le Organizzazioni Datoriali di Marche e Umbria (Confindustria, Ance, Cna, Confartigianato, Lega Cooperative, Confcommercio, Confesercenti e Confagricoltura) e le Organizzazioni sindacali di Marche ed Umbria (Cgil, Cisl, Uil, Fillea-Cgil,Filca-Cisl e Feneal-Uil).
“Le Regioni Umbria e Marche si sono attivate subito per venire incontro alle esigenze di riscossione dei crediti delle imprese locali nei confronti della Astaldi per le forniture e i lavori già effettuati – ha affermato l’assessore Chianella –. La mancata riscossione dei crediti sta provocando ripercussioni serissime e gravi sia nei confronti delle imprese che hanno regolarmente lavorato ed hanno diritto al pagamento che nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie. Abbiamo chiesto più volte l’attivazione di un tavolo, che comprenda anche il ministero delle infrastrutture e i soggetti direttamente e indirettamente interessati, per definire al più presto il quadro legislativo e finanziario necessario per superare la situazione di incertezza. Comprendiamo perfettamente le imprese ed i lavoratori e siamo in sintonia con loro – ha concluso Chianella – quando affermano di essere stanchi e preoccupati e pronti ad attuare piani di azione di protesta sempre più incisivi, non solo per difendere i propri legittimi interessi, ma a vantaggio di tutti i cittadini e del territorio. Le gravi problematiche insorte a causa dei mancati pagamenti possono provocare crescenti e gravi preoccupazioni e forti tensioni che si stanno manifestando su tutto il nostro territorio”.
L’interrogazione parlamentare
“Il governo deve adottare azioni straordinarie ed urgenti, così come fatto per situazioni di analoga gravità, affinché avvenga l’immediato pagamento dei creditori della Astaldi e il conseguente celere completamento della Quadrilatero, infrastruttura voluta dal governo Berlusconi e ad oggi ultima opera pubblica nazionale realizzata, e purtroppo non ancora terminata, in Umbria e Marche“. E’ quanto chiedono in una interrogazione, indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i senatori di Forza Italia Fiammetta Modena e Andrea Cangini. Che ricordano appunto che oggi, lungo la strada che vede la situazione di stallo, tra i cantieri che vanno da Fossato di Vico a Cancelli e da Fabriano a Serra San Quirico, si è tenuta una manifestazione di protesta estremamente partecipata, in rappresentanza delle decine di imprese umbre e marchigiane che rischiano il fallimento perché, a causa della crisi della Astaldi, non hanno ricevuto quanto dovuto per un’opera già finanziata e che, una volta riscosso il credito maturato, potrebbero concludere in poche settimane. Ad essere coinvolti sono le imprese edili del territorio ma anche autotrasportatori, imprese terziste e sub fornitrici.
“Il Piano di salvataggio del Gruppo Astaldi presentato dalla Società Salini – sottolineano i senatori Modena e Cangini – prevede 225 milioni di Euro di aumento di capitale necessari per mantenere in vita l’azienda e completare le opere fra cui la Perugia – Ancona, ma i debiti rimangano in carico al concordato e quindi sulle spalle dei creditori che verranno pagati in percentuale con l’emissione di azioni e obbligazioni della stessa Astaldi. Questo, dunque, non porterebbe ad una risoluzione celere della questione. Ormai sono 8 mesi di blocco dei cantieri sul tratto umbro e marchigiano e ammontano ad almeno 40 milioni di euro i crediti vantati dalle imprese che hanno fornito lavori e materiali al Gruppo Astaldi, generale contractor per la società Quadrilatero. Il Governo deve farsi carico al più presto della situazione prima che sia totalmente irreversibile e prima che a pagare siano ancora una volta imprenditori e lavoratori”.