Tornano le fibrillazioni all’interno della coalizione di centrosinistra: oggi – 26 febbraio – è infatti saltata la Commissione Consiliare convocata per discutere del Bilancio 2019 e quindi della Tari, della Tasi e dell’Imu nonché del Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
Atti fondamentali e – tra l’altro – ultimo atto decisivo dell’attuale amministrazione comunale, a ridosso dello scadere del mandato e delle ormai imminenti elezioni comunali.
“La seduta è saltata a causa delle assenze di Roberto Ciancaleoni dei Socialisti Riformisti e di Lorenzo Schiarea del Movimento per Foligno, forze di maggioranza o almeno presunte tali – denuncia il capogruppo di Forza Italia, Riccardo Meloni – e per l’assenza di alcuni esponenti del Partito Democratico che comunque, avrebbero potuto delegare altri compagni di partito. La verità – attacca l’esponente azzurro – è che qui si sta decidendo il futuro economico della città, si parla di tasse a carica dei cittadini e loro stanno ancora a pensare a logiche interne legate al candidato sindaco”.
L’approvazione del bilancio è passata più volte, nel corso della legislatura, per un solo voto di scarto, ovvero il minimo garantito di maggioranza compreso quello dello stesso sindaco Mismetti ed il prossimo documento contabile che approderà in aula sarà l’ultimo vero bando di prova prima della competizione elettorale.
“Sono troppo impegnati a fare le loro riunioni, i loro vertici ed a seguire le loro logiche – incalza Meloni – gli interessi personali e di partito vengono dopo quelli di tutta la città e di tutti i folignati”.
E intanto il centro destra, dopo aver quadrato il cerchio a livello regionale, in settimana presenterà ufficialmente il candidato sindaco: come già anticipato sarà Stefano Zuccarini, indicato dalla Lega Nord con il sostegno di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Al cui supporto dovrebbe aggiungersi almeno una lista civica.