Nel Perugino si fanno più affari rispetto a un anno fa, ma scendono il tenore di vita e la sicurezza. Sono queste alcune delle anticipazioni dell’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane condotta dall’Università La Sapienza per conto del quotidiano Italia Oggi, che pubblicherà la classifica completa, per ogni parametro, nella giornata di lunedì.
Alcune delle anticipazioni che riguardano la provincia di Perugia, però, sono interessanti. Complessivamente, Perugia resta al 24esimo posto nella classifica delle province dove si vive meglio, dietro Siena e Ancona, per citare alcuni territorio limitrofi, distante dalle capoliste Bolzano e Trento.
Rispetto allo scorso anno, secondo i rilievi effettuati dall’Università La Sapienza di Roma, Perugia scala posizioni nella classifica “Affari e lavoro”, dove passa dal 40esimo al 24esimo posto. Anche se, rispetto ad un anno fa, nella provincia chiudono più aziende (ed in questa classifica si scende dalla casella 32 alla 47). Molto bene, invece, l’andamento delle start up, per le quali, dal già buono 19esimo posto del 2017, si passa al 15esimo. Consistente blzo sul versante lavorativo, con il Perugino che passa dal 45esimo al 28esimo posto nella classifica degli occupati.
Perugia arretra invece nella classifica “Ambiente” (dal 20esimo al 26esimo posto), e scende ulteriormente nel livello di criminalità, passando dal già preoccupante 50esimo posto al 56esimo.
Ma soprattutto, crolla il livello del tenore di vita, rappresentato cioè dal benessere diffuso tra la popolazione: lo scorso anno la provincia di Perugia era collocata in un abbastanza onorevole 37esimo posto, ora è sprofondata al 60esimo.