C’è una ‘manina’ di troppo anche in Trenitalia. E fanno due. A quella denunciata quasi un mese fa dal vice premier Di Maio, che accusò una “manina” di aver modificato il testo del decreto fiscale così da ampliare le maglie del condono, se ne aggiunge in queste ore un’altra: quella che ha inserito sul sito istituzionale di Trenitalia la fermata del Frecciabianca 8822 a Spoleto a partire dal 10 dicembre prossimo. Annuncio scomparso nei giorni scorsi e che ora sta mettendo in grave imbarazzo le amministrazioni locali, da palazzo comunale fino a palazzo Donini.
Una situazione kafkiana che fa ripiombare nella “disperazione” i pendolari della Valle umbra sud che da anni si battono per avere qui una fermata del Freccia. E che, ai primi di settembre scorso, forti degli annunci ufficiali delle istituzioni di destra e di sinistra, si erano convinti che la battaglia era finalmente vinta. Invece si ripiomba nell’incubo dell’isolamento. Perché la notizia, a dir poco clamorosa, è che il Frecciabianca non fermerà a Spoleto per ancora diverso tempo. Forse se ne riparlerà a giugno; di sicuro non per questo imminente avvio di orario invernale.
La ‘manina’ creativa
In questi giorni si sono fatte mille ipotesi: chi pensava (o sperava) in un guasto del sito ferroviario, chi ad un aggiornamento. I più maligni avanzavano un ripensamento da piazza della Croce Rossa. Nulla di tutto questo; ad aver illuso pendolari e viaggiatori è stata la “manina”. Tuttoggi ha interpellato lunedì 13 novembre l’ufficio stampa dell’azienda guidata da Orazio Iacono; la risposta è a dir poco imbarazzante. Leggiamo: “…al momento non è prevista fermata a spoleto dal 10 dicembre…è il fatto che era stata caricata nei sistemi era dovuto ad un errore di caricamento nei sistemi di vendita…”.
Insomma qualcuno, la ‘manina’ a dir poco creativa avrebbe inserire nel sito on line stazione e ora di partenza (Spoleto, 9.12), idem di arrivo (Roma Termini, 10.20), e previsto anche il ritorno Roma Termini 17.30, Spoleto, 18.43), la data di partenza del servizio (10 dicembre 2018) e “oscurato” i bottoni che consentono di prenotare e pagare la tratta.
Appare poco credibile che qualcuno possa essersi inventato addirittura una fermata. Più probabilmente i vertici delle Fs sono tornati sui loro passi. E le date sembrano importanti. Il 7 settembre, quando compare on line il nuovo servizio, è lo stesso giorno in cui si verifica il black-out generale che sconvolge la linea ferroviaria di mezzo centro-nord Italia scatenando le ire dei viaggiatori ma anche di politici come il governatore della Toscana che resta bloccato insieme ad una delegazione di sindaci di rientro da Roma. Nei giorni successivi, sull’onda delle polemiche, viene silurato il direttore della divisione passeggeri Gianpiero Strisciuglio (il manager che ha seguito il contratto di estensione del servizio ferroviario con la Regione dell’Umbria) sostituito da Paolo Attanasio. Che sia stato un ripensamento di quest’ultimo? Difficile dirlo.
Chianella “presto iniziative”
Non nasconde un comprensibile imbarazzo l’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella, il primo, dopo l’entusiastico comunicato diramato dal Comitato viaggiatori Spoleto-Valnerina, ad aver ufficializzato la fermata. “Un risultato – aveva detto – particolarmente atteso che la Giunta regionale ha colto e sostenuto già con un’interlocuzione positiva con l’amministrazione dello scomparso sindaco Cardarelli che si era speso con grande impegno per raggiungerlo”.
“La mia dichiarazione” dice in prima serata Chianella al telefono con TO “non si basava solo sull’annuncio visto su internet, avevo chiamato il dottor Strisciuglio che mi aveva confermato che si stava organizzando la fermata a Spoleto. Per me era ufficiale. Comunque già ieri ho incontrato il dottor Attanasio al quale ho ribadito la strategicità della fermata che serve non solo una importante città qual è Spoleto ma anche il territorio che arriva fino alla Valnerina. Ho richiesto con forza la attivazione del servizio. Certo la situazione è diventata improvvisamente complicata, credo che entro la fine dell’anno avremo un quadro più chiaro. Di certo non staremo a guardare, ho in mente già qualche iniziativa ma preferisco non sbilanciarmi”.
Resta da capire se quella di Spoleto era stata inserita nel contratto di servizio stipulato a fine luglio tra Regione e Trenitalia. “In quel contratto c’è un preciso richiamo a tenere nella massima attenzione la fermata di Spoleto” risponde l’assessore regionale. Un richiamo non è certo un obbligo contrattuale, chiaro quindi che i vertici di Piazza Croce Rossa sono tornati sui propri passi. Lasciando la stazione di Spoleto, l’unica peraltro del cratere del terremoto che ha sconvolto la valle umbra sud, senza una fermata del Frecciabianca.
Mulè (FI) interroga Ministro Toninelli (M5S)
Non resta in silenzio il portavoce dei gruppi di Forza Italia di Camera e Senato, l’onorevole Giorgio Mulè che in queste ore ha annunciato sul tema una interrogazione urgente al Ministro Toninelli. “Sulla vicenda della fermata del Frecciabianca a Spoleto adesso è giunto il momento di dire basta. La notizia della soppressione di quanto annunciato impone risposte immediate per una città che rischia di essere presa in giro. Solo pochi mesi fa si udirono urla di giubilo dalla Regione per questa “conquista”, in realtà il minimo sindacale per Spoleto. Sarebbe dunque paradossale, per non dire altro, la marcia indietro. Da parte mia, da residente spoletino, assicuro che non starò con le mani in mano dopo aver fatto ogni pressione possibile sulla vicenda da quando sono stato eletto in Parlamento: ho dunque predisposto un’interpellanza urgente al ministero dei Trasporti alla quale entro pochi giorni dovrà essere data una risposta” scrive Mulè.
Politica in silenzio
Quella di Mulè resta per il momento l’unica voce che si è sollevata in difesa di Spoleto. Silenzio dagli altri parlamentari come anche dell’amministrazione a guida leghista della città del festival che pure aveva ufficializzato l’arrivo del Freccia. Il 9 novembre era stato il sindaco De Augustinis a dirsi “lieto di annunciare il collegamento” specificando che lo stesso “non sarà eseguito nei giorni festivi”.
Ancor più entusiasta l’assessora allo sviluppo economico Ada Urbani che, errori a parte, forse dovuti al T9, annunciava su Facebook la fermata quasi a rivendicare il merito della giunta. E spingendosi ad annunciare una nuova battaglia, quella di non far più partire i treni per l’Umbria dai binari 1-2 est, ribattezzati dall’ex senatrice “1/2 bis” come la stazione per Hogwart di Harry Potter (9 e 3/4).
Freccia, la storia infinita
20 dicembre 2017 – Nell’annunciare l’accordo per il Freccia Rossa, la governatrice Marini, presente a Perugia l’ad Orazio Iacono, annuncia la volontà di far ripristinare la fermata a Spoleto. Alla conferenza partecipa anche il vice sindaco Maria Elena Bececco che da 10 giorni è chiamata a reggere le redini della città per la prematura scomparsa del primo cittadino.
24 giugno 2018 – L’assessore allo sviluppo Fabio Paparelli annuncia l’arrivo dei “Freccia sulla direttrice Foligno-Spoleto-Terni-Roma. Deliberato lo schema di contratto con Trenitalia in cui le parti si impegnano a trovare soluzioni idonee ed efficaci per potenziare con due Freccia Bianca che consentano di collegare Terni e Spoleto con Roma”.
29 giugno 2018 – Regione annuncia ufficialmente il contratto sottoposto a Trenitalia, l’arrivo di 12 nuovi treni, il trasferimento di Fcu a Rfi e l’ottimismo sulla fermata di Spoleto
27 luglio 2018 – Regione e Trenitalia stipulano il contratto valido fino al 2032 e che prevede investimenti per 236 milioni di euro.
7 settembre 2018 – Sul sito di Trenitalia compare la fermata di Spoleto del Frecciabianca
15 novembre 2018 – una ‘manina’ ha cancellato la fermata Spoleto. La città del festival e la Valnerina dovranno aspettare almeno il prossimo orario estivo 2019. Forse.
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