Omicidio plurimo colposo, questa l’accusa della quale dovrà rispondere l’autotrasportare, 59 anni e di nazionalità bulgara, che questa mattina avrebbe causato l’incidente mortale lungo l’A1. Nel terribile schianto hanno perso la vita un uomo di 33 anni e il figlio di 9 anni, originari della Campania, che viaggiavano sulla propria auto, a bordo della quale si trovava anche la madre del piccolo che è stata trasferita all’ospedale di Orvieto per un forte trauma toracico con prognosi di 60 giorni.
L’arresto dell’autotrasportatore è scattato dopo le indagini della Polizia Stradale di Orvieto che avrebbe riscontrato indizi di colpevolezza nella condotta di guida dell’uomo che, durante il viaggio, era accompagnato dalla moglie, anche lei di nazionalità bulgara. Entrambi sono stati sottoposti ad analisi ematiche e alcoltest che è risultato negativo: nelle prossime ore, invece, ci saranno i risultati di quelle tossicologiche che stabiliranno se l’autista abbia assunto sostanze stupefacenti mentre era alla guida.
L’incidente mortale si è verificato nel tratto umbro tra Orvieto e Fabro dell’A1, al km 433, intorno alle 7.30 di questa mattina. Secondo la ricostruzione della dinamica del sinistro da parte della Polizia Stradale, il mezzo pesante si sarebbe ribaltato prendendo fuoco ed occupando parte della carreggiata opposta. Il rogo che è scaturito non ha lasciato scampo ai due occupanti del veicolo che si è scontrato con il camion. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco del distaccamento di Orvieto, oltre a 118, polizia stradale e personale di Autostrade per l’Italia.