Ritorna tra i corridoi dell’ateneo perugino la proposta di adottare il doppio libretto per gli studenti transgender: a discuterne oggi sono stati i rappresentanti durante la seconda seduta del Consiglio degli studenti, che nella riunione precedente aveva eletto Martina Domina a sua presidente. Si tratta nello specifico di garantire il diritto agli studenti di poter richiedere il cambiamento del proprio nome nel libretto e nei documenti universitari.
Una pratica divenuta prassi, quella del doppio libretto, per la prima volta nell’università di Torino, primo Ateneo in Italia ad aver approvato il procedimento nel 2003. Seguito dall’Università Alma Mater di Bologna nel 2004, dalla Statale ed Università Bicocca Milano nel 2009, dalla Federico II di Napoli nel 2010. A schierarsi dalla stessa parte anche il Politecnico di Torino nel 2011, l’Università di Padova nel 2013, Urbino e Verona dal 2014, Bari e Catania da quest’anno.
Tra gli altri punti all’ordine del giorno, anche la questione dell’aula auto-gestita di via Elce di sotto, la proposta sulla mobilità notturna, respinta anche in Senato e dal Cda (oltre che in commissione a Palazzo dei Priori); la nomina dei rappresentanti del Cla, Csb e Cus. Sono poi passate altre due mozioni proposte sempre da Udu: ossia la creazione di un tavolo tecnico per rivedere la tassazione universitaria, approvata all’unanimità; e la richiesta di maggiore trasparenza sui documenti dell’ateneo perugino.
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