Nei primi anni del ‘900 si chiamava Teatro “Bonazzi”, un vero e proprio punto di ritrovo cittadino che ospitava opere liriche, spettacoli di varietà e veglioni carnevaleschi, dove si esibivano anche gli attori dilettanti dell’Accademia Filodrammatica Tifernate. Solo dopo la prima guerra mondiale, la struttura venne adattata a sala cinematografica, assumendo la nuova denominazione di Cinema “Vittoria” .
Oggi questo amatissimo pezzo di storia tifernate è circondato da un grande cantiere fantasma, dove i lavori si sono portati avanti, in maniera alternata, fino al definitivo stop che ha reso la struttura un “gigantesco forziere vuoto” in pieno centro storico.
I lavori per dare nuova vita al vecchissimo immobile, facenti parte del Contratto di quartiere II nell’ambito del programma di recupero e riqualificazione urbana dei quartieri Prato e Mattonata, erano partiti nel lontano 2009, ma di essi rimangono oggi solo le impalcature e gli evidenti risultati della demolizione interna, visibili soprattutto dalla grande “feritoia” aperta in via Marconi (vedi foto).
La gigantesca struttura, grazie ad una convenzione stipulata tra il Comune di Città di Castello e la società Vittoria Costruzioni Srl (proprietaria dell’immobile), sarebbe dovuta diventare una residenza con 15 appartamenti, uffici e attività commerciali ma il progetto iniziale, dopo qualche tempo, dovette necessariamente subire una variante che rallentò non poco i lavori. La modifica al piano attuativo (approvato nel 2007), avanzata proprio dalla Società Vittoria Costruzioni, escludeva infatti la realizzazione, prevista inizialmente, di un piano interrato da destinare ad autorimessa e prevedeva, in sostituzione, dei garage a piano terra con accesso dallo spazio rivolto verso via dell’Ospizio, dove avrebbero dovuto essere creati anche 14 posti macchina e un solo locale destinato ad attività commerciale e/o terziario. Il nuovo progetto, inoltre, prevedeva una cubatura di 8000 mc ed una superficie utile di 1566 mq distribuite sui tre piani dell’edificio, dove sarebbero dovute sorgere, appunto, le 15 unità immobiliari di tipo residenziale. Questa nuova variante, approvata dalla Giunta tifernate, aveva trovato anche i pareri favorevoli della Commissione per la Qualità Architettonica e della Soprintendenza di Perugia per quanto concerne “il vincolo paesaggistico ambientale”.
A rallentare i lavori, comunque, sarebbero intervenuti anche altri fattori, su tutti la crisi del settore edilizio, che ormai da tempo ha difficoltà a “dialogare” con il sistema bancario per ottenere finanziamenti, e del mercato immobiliare, che con il passare degli anni ha conosciuto il drastico calo di domanda e di acquirenti per nuovi appartamenti; come se non bastasse il Comune tifernate ha dovuto far rallentare, e poi far fermare definitivamente, i lavori (che tra l’altro proseguivano spediti), per la coincidenza con gli interventi di rifacimento del rione Prato, che con il cantiere del Cinema Vittoria condividevano praticamente l’intera via Marconi.
Oggi, a quanto pare, dopo anni di buio, qualcosa sembra essersi sbloccato. Dopo i vari accertamenti sismici, la messa in sicurezza della struttura e il progetto definitivo già depositato in provincia, lo scorso 31 gennaio, è arrivata anche l’autorizzazione a procedere con l’intervento. La Vittoria Costruzioni, dunque, è solo in attesa del permesso per riaprire il cantiere. In poche parole, a breve, e forse addirittura entro la fine di febbraio, i lavori per la “Residenza Teatro Vittoria” dovrebbero ripartire. A confermarlo sono stati sia i tecnici comunali dell’assessorato all’Urbanistica tifernate che la stessa società proprietaria dell’immobile. A ulteriore conferma di ciò, c’è anche la notizia che i locali dei Servizi sociali del Comune, situati in via Marconi e praticamente attaccati all’ex Cinema, dovrebbero essere spostati in viale Nazario Sauro, nei pressi dell’ex seminario (negli ex locali del Giudice di pace), per poter permettere agli impiegati comunali (e agli operai) di lavorare in tutta sicurezza.