“E' chiara l'intenzione di ridurre drasticamente l'attività di questo stabilimento ma non si parla di prospettive, ammortizzatori sociali, di un piano industriale”. Così Carlo Manni, a nome della Rsu della Rapanelli, ha commentato la decisione dei lavoratori di indire un'assemblea permanente.

“La Rapanelli – ribadisce Manni – ha problemi a livello gestionale e finanziario ma non a livello produttivo. Va comunque scongiurata ogni ipotesi di riconvertire l'area ad uso fabbricabile, per un valore di dieci milioni di euro: non si può passare sulla pelle dei lavoratori”.

Filippo Ciavaglia, segretario Cgil della zona di Foligno, ha parlato di “coltellata a sangue freddo. Ci sono 87 lavoratori che non conoscono il loro futuro. Lunedì è stato convocato un incontro all'associazione industriali di Perugia per l'analisi della situazione. Abbiamo chiesto la presentazione di un piano industriale, invano”. Davanti all'azienda questa mattina è intervenuto anche l'assessore Paolo Trenta che ha espresso “preoccupazione” per la situazione.

(aggiornato alle 14.21)

Si aggrava la situazione della Rapanelli spa, i cui dipendenti da questa mattina si sono riuniti in assemblea permanente. Presenti ai cancelli dell'azienda anche i sindacati ed alcuni esponenti politici. Come detto quindi la situazione di questa azienda, che fino a qualche tempo fa veniva considerata un fiore all'occhiello della capacità imprenditoriale del territorio, subisce un grave fermo per cause non del tutto dipendenti dalla situazione di mercato. E' opinione infatti dei dipendenti che ci sia molta responsabilità anche a livello gestionale. Gli stessi sindacati e parte della dirigenza avvalora la tesi di un problema di gestione.

Al momento come soluzione prevista per il recupero della produttività, si ragiona su un taglio del reparto meccanico e della carpenteria facendo passare la forza lavoro dalle attuali 80 unità a circa un 50, un buon 40% di riduzione, mentre gli stessi dipendenti fanno notare come in precedenza era stato già operato un ulteriore taglio dalle 130 unità originarie.

C'è molta amarezza nei presenti perchè sembra quasi che la crisi della Rapanelli sia un problema di secondo livello rispetto alla situazione della Merloni. Da oggi quindi , affinchè ci si renda conto che sono in ballo le sorti di 80 famiglie, assemblea permanente dei dipendenti.

A più tardi con le reazioni del sindacato e dei politici presenti.