Sono state aperte ieri le buste per l’assegnazione dell’appalto per la gestione delle mense delle scuole di Perugia: l’apertura con le proposte economiche è avvenuta in seduta pubblica alle 13, a Palazzo dei Priori. La commissione ha dunque effettuato le necessarie valutazioni sta completando i lavori di verifica degli atti, prima di rendere definitiva l’aggiudicazione del bando stesso già a partire dalla settimana prossima.
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Alla gara d’appalto hanno partecipato il gruppo Serenissima e il raggruppamento All Foods, Elior, Abn e Cir Food. Escluso invece, già dalla scorsa settimana, il gruppo composto da Cardamone Srl di Cosenza e Scamar di Lamezia Terme. Ad aggiudicarsi l’appalto è All Foods, già operante a San Sisto. Fatto che ha innescato non poche polemiche, in particolare da parte dei comitati dei genitori.
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Ed è polemica anche sui presunti costi delle proposte di gestione delle mense: in base a quanto riportato anche dal Giornale dell’Umbria, l’offerta presentata da All Foods equivale a 3 milioni 3 682mila euro, con un ribasso dello 0,41%. Serenissima ha invece proposto un ribasso del 6,18%.
Da Palazzo dei Priori fanno sapere che per ciò che riguarda “l’ufficializzazione dei risultati e dei numeri, l’Amministrazione intende sottolineare come tutto sia stato fatto nel rispetto delle leggi statali, regionali e del parere espresso dall’ANAC; nonché con la ferma convinzione sia dell’importanza della qualità dell’alimentazione per i bambini -per la quale si ha il supporto costante della ASL e degli esperti di nutrizione- sia del ruolo di controllo da parte dei genitori stessi, che avranno la possibilità di accertare ogni fase dell’alimentazione scolastica. Preme, comunque, sottolineare che le cifre riportate dalla stampa e sui social in questi giorni, subito dopo l’apertura delle buste, non corrispondono alla realtà, in quanto da settembre il Comune non pagherà più il costo del pasto a bambino iscritto alla mensa, bensì il solo costo del pasto consumato. In ogni caso, l’Amministrazione fornirà tutti i dati al riguardo solo una volta esperite le suddette, necessarie verifiche“.
Immediata a riguarda la risposta da parte de La Sinistra per Perugia: “la giunta Romizi comunque ottiene due risultati: si libera di “quei rompiscatole” dei genitori che volevano continuare ad occuparsi dei pasti dei loro figli all’asilo e per avere un servizio meno qualificato spende molto di più”! Alla fine della “giostra” la Giunta Comunale del Sindaco Romizi riesce a fare il colpaccio. Sulle mense scolastiche porta a casa il risultato, anzi due: il primo, si toglie dai piedi quei rompiscatole dei genitori che volevano proseguire ad occuparsi dei pasti dei loro figli all’asilo, partecipare, assumersi responsabilità, riqualificare la spesa, risparmiare, puntare sulla qualità, ecc. E’finito il tempo di queste cose con la destra al potere. Il secondo, con l’apertura delle buste della gara d’appalto per l’affidamento del servizio di refezione scolastica, invece che lo sbandierato risparmio di 200-250 mila euro, va a finire che il comune pagherà più di 72mila euro. Complimenti alla Giunta Romizi che riporta a casa meno democrazia e più costi per lo stesso servizio”.
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