C’è l’ok definitivo per la rifunzionalizzazione del mercato coperto di Perugia: fase 2, dunque, nonostante la tempistica per la consegna sia estremamente ridotta e i lavori (il tutto dovrebbe essere infatti completato entro il 2017) necessitassero di più “ampi e profondi ragionamenti“. Il primo passo è ora il lancio della gara d’appalto per il recupero della struttura creata negli anni ’30, considerata oggi uno dei primi edifici di finezza moderna. Un recupero funzionale, definito anche “progetto bandiera”, che rispecchierà fedelmente il progetto in origine, che ha mostrato una grande capacità di mantenere una sua contemporaneità dal punto di vista architettonico, ma anche per quanto riguarda la sua valenza commerciale. Sono 3 gli stralci funzionali previsti per la rifunzionalizzazione del mercato, tutti finanziati dalla Regione Umbria, con € 4.850.000 e dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia, con € 1.300.000. Per il rendering del progetto, Palazzo dei Priori ha affidato una consulenza di 37mila euro, poi finita nell’occhio del ciclone per la relativa assegnazione, e che ha suscitato le relative critiche da parte della minoranza di centrosinistra.
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“E’ con grande soddisfazione che siamo pronti, dopo un grande lavoro, a passare alla seconda fase – afferma Michele Fioroni, assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Perugia. – Da questo momento in poi i nostri sforzi saranno concentrati sulla necessità di costruire un progetto di Mercato contemporaneo, valido per la città e per i turisti che ogni giorno scelgono di visitare Perugia. Realizzeremo un bando di gara per garantire trasparenza nelle procedure e rispetto e attenzione verso la produzione alimentare regionale, con l’obiettivo di valorizzare e dare una degna vetrina alle tante eccellenze della nostra regione”. Resta dunque in piedi l’idea di Fioroni di creare un hub commerciale e agroalimentare, implementato nei 2500 m2 di superficie interna, in cui dovrà coesistere produzione, commercio, somministrazione e consumo all’interno di un format, che fa della capacità di associare ad esse attività formative, creative, espositive e più in generale di divulgazione della cultura artigianale ed industriale umbra ed italiana, il suo punto di forza.
La storia del Mercato: com’era – L’edificio venne edificato nel 1930, durante il mandato del Podestà Giovanni Buitoni, su progetto dell’allora ingegnere capo comunale Giuseppe Grossi. Egli si avvalse, per i problemi statici e geotecnici, dell’illustre ingegnere, nonché ordinario al Politecnico di Milano, Arturo Danusso. L’immobile fu il primo grande edificio cittadino al tempo realizzato applicando le “nuove tecniche del cemento armato” insieme a quelle murarie tradizionali.
E come sarà: il progetto – Ci saranno “innovazione“, “nuovi schemi” e “continuità” nel progetto della Giunta Romizi. Sulla terrazza, infatti, ci sarà la naturale prosecuzione dell’attuale mercato comunale, con il rientro dei 3 operatori attualmente presenti, e con l’apertura di nuovi spazi, anche temporanei, da assegnare, permettendo così a quegli artigiani del gusto e piccoli operatori locali di sentirsi parte integrante del nuovo hub agroalimentare della regione. Il mercato vero e proprio, invece, sarà gestito da un soggetto esterno, mediante partecipazione ad un bando comunale che delineerà le linee strategiche ed operative dell’iniziativa. Qui ci sarà uno spazio polifunzionale, con attività di ristorazione, vendita al dettaglio ed eventi, tutti aventi il food come protagonista assoluto, con cooking show, corsi e degustazioni. Sarà realizzata, dunque, una struttura innovativa che consentirà di allungare fino a sera, dopo cena, gli orari del tradizionale mercato, dando un nuovo polo di aggregazione culturale, sociale, turistico e ludico alla città, permettendo di vivere il centro in modo contemporaneo. Resta in piedi anche il parcheggio concesso attualmente a S.I.P.A. Spa, dalla capienza di 220 posti auto.
Alcuni numeri del progetto esecutivo: per la progettazione è stato necessario coordinare circa 10 unit operartive; sono stati redatti oltre 110 elaborati di cui 100 tavole grafiche tra le quali 50 dedicate al progetto strutturale; scritte inoltre relazioni per circa 7.000 pagine.
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